Gitz, o le disavventure della virtù (Questo blog Parte 1)

 

È possibile che questo blog, appena nato, sarà presto abbandonato. So che questo incipit dubbioso e imbelle non invita alla lettura, ma il fatto è che, come molti wikipediani, ho un rapporto ambivalente con il progetto. Da una parte, mi piace contribuire e vorrei continuare, anche attraverso questo blog, a partecipare alle discussioni di Wikipedia e alle sue vicende. Dall'altra, questo hobby prende tempo e, bisogna ammettere, è spesso avaro di soddisfazioni e riconoscimenti. Com'è possibile iniziare con entusiasmo un blog su Wikipedia?

Nel mio caso, poi, la partecipazione alla Wikipedia italiana (che gli utenti di quel progetto amano chiamare "Wikipedia in italiano", noioso formalismo da cui qui mi dispenso) è stata particolarmente avara di soddisfazioni e riconoscimenti. Iscritto nel 2010, attivo dal 2014, nei miei tre anni di contribuzione attiva e appassionata, da giugno 2021 a oggi, sono stato "bloccato a infinito", cioè espulso dal progetto, ben cinque volte (dieci contando rimodulazioni ed errori tecnici), di cui una da (nome utente rimosso). Credo che si tratti di un record assoluto: di solito un blocco a infinito è più che sufficiente per interrompere una collaborazione non voluta. Sono anche stato bloccato due volte per una settimana e una volta per sei mesi, trascorrendo complessivamente 332 giorni nell'impossibilità di editare a causa di sanzioni, prima dell'ultimo blocco tombale provocato dal mio ruolo nelle vicende (raccontate dal Fatto Quotidiano qui e qui) che hanno portato alle dimissioni di un amministratore di Wikipedia e all'oscuramento della voce su Alessandro Orsini. Infine, ho il poco invidiabile privilegio di essere stato bloccato globalmente ("gloccato") su tutti i progetti Wikimedia: punizione gravissima, di solito riservata a vandali "cross-wiki" e spammatori seriali. Fatto più unico che raro (non mi risultano precedenti), il blocco globale è stato annullato a seguito di un appello vittorioso (qui e qui resoconti in inglese) e posso quindi continuare a editare sugli altri progetti Wikimedia, compresa la Wikipedia inglese, su cui sono attivo con circa 7.500 modifiche contro le 5.200 della Wikipedia italiana. Il che fa di me un utente esperto ma non espertissimo, certamente appassionato e volenteroso, che però, quanto a soddisfazioni e riconoscimenti ha ben poco di cui gioire. Nella Wikipedia italiana ho lasciato un ricordo dolceamaro, nel migliore dei casi. Nel peggiore, sono considerato una vera iattura.

Il mio profilo sulla Wikipedia italiana è quindi quello borderline di un utente problematico, anzi problematicissimo, faticosamente riabilitato dalla comunità, infine bollato dagli amministratori – devo dire, di comune accordo e con sollievo reciproco  "incompatibile con il progetto". Eppure sono un utente collaborativo, educato con tutti, che ha dato buoni contributi alla scrittura e alla manutenzione delle voci, che conosce e rispetta le regole del progetto, che partecipa alle discussioni con spirito costruttivo, ricercando il consenso, condividendo fonti attendibili e argomenti basati sulle linee guida. Inoltre, non uso Wikipedia per perseguire un'agenda – una passione politica o di altra natura, un interesse personale o professionale; cosa che fanno in molti e che di per sé non è un male, anzi, può essere una spinta motivazionale importante per stabilire collaborazioni e arricchire l'enciclopedia. Ma non è la mia spinta: ho nei confronti del progetto un atteggiamento di intima adesione, da "vero credente", e dovrei quindi essere l'utente ideale per una realtà come Wikipedia, che tende a produrre entusiasmi religiosi e dinamiche da setta.

Il mio profilo è forse quello di un novello Candido, il giovane semplice e onesto il cui ottimismo astratto è falsificato dall'esperienza? O è quello della Justine di De Sade, costretta a subire i più gravi affronti da una banda di wikipediani problematici, travestiti da monaci? Le mie vicende sulla Wikipedia italiana potrebbero allora essere intitolate Gitz, o le disavventure della virtù e questa è una prima possibile chiave di lettura del nome di questo blog: le "wikipedate" sarebbero quelle che ho preso io, numerose e immeritate, da una schiera di amministratori infedeli. Un'altra lettura plausibile è che le pedate sono quelle che voglio restituire attraverso questo blog, esibendo l'incompetenza, l'arroganza, lo sfrenato illegalismo degli amministratori italiani e dei loro giannizzeri, gli utenti compiacenti. 

Ma né l'una né l'altra lettura sono corrette. Nelle intenzioni questo blog non è né un luogo in cui lamentarmi, né un luogo da cui vendicarmi; il suo scopo non è né consolare, né infangare. I miei obiettivi sono di tutt'altra altra natura

Ma ormai si è fatto tardi, non ho più voglia di scrivere, né voi di leggere. Per oggi basta.

 "Benvenuto Gitz6666!" Screenshot della homepage di Wikipedia

Commenti

  1. Ben vengano blog come questo, che mi sembra possa ricalcare le orme di wikiperle (http://wikiperle.blogspot.com), dismesso ahimé prematuramente. Avvilente constatare che da allora le cose non solo non sono cambiate, ma addirittura peggiorate.

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    1. Itawikinostra, oggi ho potuto scoprire come siano stati infinitati diversi utenti che avevano numerosi edit (mi riferisco a quelli nel secondo elenco, quelli del primo sono "liberi"). Se è successo, significa veramente che il danno più grande che si possa fare con il flag da admin
      è far perdere un mare di contributi che ci sarebbero stati (e comunque anche quelli a cui toglierei le funzioni non li vorrei mai vedere infinitati)

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    2. (qui), scusate ma prima non lo aveva preso

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  2. Io sono rimasto davvero spaventato e traumatizzato da tutte queste "wikipedate", anche nella vita reale mi viene a volte l'incubo che possa incontrare qualcun altro che si comporti così

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  3. A te, caro Gitz, auguro di trovare tutto l'affetto possibile dalle persone a te vicine (io lo ho e questo mi conforta)

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