Che genere di enciclopedia? Maschile (Parte 11: Verso la seconda UP)

Di Fcarbonara - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=72041174
Camelia con  Laurentius, Valepert, "un pezzo" di Pequod76, Ettorre e Spinoziano alla wikibirrata di Milano, agosto 2018 (foto di FCarbonara)
 (Prosegue dalla decima parte)

10. Verso la seconda UP. La lunga traversata

È difficile valutare gli effetti della prima UP contro Camelia su WikiDonne. Da una parte, le discussioni del 2021 sulle categorie di donne assieme al numero irrisorio di admin donne e alla mancanza di admin tra gli utenti di WikiDonne suggeriscono che il ruolo di WikiDonne all'interno della Wikipedia Italiana sia rimasto compresso dalla vicenda di Camelia; dall'altro, le discussioni sul linguaggio sessuato antecedenti alla creazione di WikiDonne suggeriscono che comunque tale ruolo non avrebbe potuto essere rilevante: la Wikipedia Italiana non ha mai offerto un terreno fertile, per usare un eufemismo, per un wikiprogetto del genere.

Ciò che è certo è che il lungo blocco applicato a Camelia rende la sua condizione di utenza periferica definitiva a irrimediabile. Retrospettivamente gli anni dal 2018 al 2023 sembrano un lento cammino verso l'inevitabile conclusione, interrotto da una lunga pausa negli anni dal 2020 in poi. Di questo cammino registro qui di seguito a mo' di appunti le tappe più significative per valutare, da un lato, la qualità della vita comunitaria per un'utenza che abbia perso il favore delle utenze centrali, dall'altro le conseguenze dannose per l'enciclopedia del ridimensionamento di un punto di vista femminista, o comunque del suo ruolo minoritario. Potrebbero esserci lacune in questo resoconto; invito i lettori a segnalarle qui sotto fra i commenti per consentirmi di rimediare.

10.1 Anno 2018

  • Flag di AV

Il c.d. "trasferimento su Meta" di WikiDonne, dopo una discussione problematica nelle pagine del wikiprogetto, si rivela sostanzialmente inattuabile. Camelia restituisce alla WMF gran parte del finanziamento per la WikiDonne Roadmap e ritorna sulla Wikipedia italiana il 10 aprile 2018

Il 21 maggio 2018 avviene una prima umiliazione. Ferdi2005 chiede che le venga attribuito il flag di autoverificato (AV) affermando che il blocco di tre mesi può "ormai considerarsi più che superato", ma l'admin Dimitrij Kasev si dice "di parere opposto su tutta la linea" e respinge la richiesta. Per spiegare questa interazione bisogna dire che sulla Wikipedia italiana c'è la tendenza a fare del flag di AV un gradino intermedio tra semplici utenti e admin: una sorta di biglietto da visita delle utenze centrali. Ciò è in contrasto, oltre che con lo spirito di una comunità editoriale che si vorrebbe egualitaria e aperta, con la funzione originaria del flag di AV che, come recita la linea guida, dovrebbe servire solo ad attestare "la presumibile assenza di vandalismi o comunque di modifiche a vario titolo improprie", allo scopo di sgravare il patrolling dal compito di controllare le attività di utenti ritenuti affidabili. Nonostante sia ovvio che le modifiche di Camelia non hanno bisogno di essere verificate dal patrolling, il flag le viene rifiutato una seconda volta nel novembre 2018 a causa dell'intervento di Ruthven, secondo il quale il blocco di Camelia non sarebbe "acqua passata", e dell'intervento di Civvì, che in quell'occasione paradossalmente ricorda che "il flag non è una pecetta di merito o di anzianità" – ragione in più per attribuirlo a Camelia, sembrerebbe, visto che le sue attività sul namespace principale non danneggiano l'enciclopedia e non richiedono verifiche. Il flag di AV le verrà attribuito solo nel giugno 2020 con il parere favorevole di una quindicina di utenti e il ditino alzato dell'admin Nicolabel/Argeste ("fatte salve certe sue valutazioni di enciclopedicità che - vado a memoria - in passato non sempre hanno trovato il consenso comunitario").

  • PdC sul Caso Cantone

La PdC sul Caso Cantone nell'ottobre 2018 è una vicenda interessante che può essere interpretata come segnale della ridotta capacità di intervento di WikiDonne e dei conseguenti danni per l'enciclopedia; se non si è d'accordo con questa interpretazione, si può comunque convenire che la vicenda è significativa dell'estrema difficoltà di correggere gli errori amministrativi, seppure palesi, in un progetto strutturato gerarchicamente e basato sulla fiducia personale.

In breve, si tratta di questo. Lamentando "recentismo" e "ingiusto rilievo", L736E/Superspritz propone la cancellazione della voce sul suicidio di una donna vittima di revenge porn. Il soggetto era certamente enciclopedico: l'ampia copertura mediatica, compresa quella della stampa estera (The Guardian 1 e 2, BBC, New York Times, Die Welt, Le Monde, El Mundo, ecc.), aveva aperto in Italia il dibattito sul revenge porn e sul diritto all'oblio, creando le premesse per l'approvazione della legge del 2017 sul cyberbullismo e di quella del 2019 nota come "Codice rosso"; nei dibattiti parlamentari dell'epoca, il caso Cantone era stato espressamente richiamato. Una rapida ricerca online mostra che oggi il caso Cantone è discusso o quantomeno menzionato anche in fonti accademiche, come The Palgrave Handbook of Gendered Violence and Technology (2021), un capitolo nel libro What People Leave Behind (Springer, 2022) e un articolo sul revenge porn in "Sociologia del diritto" (2022). 

Nella PdC si pronunciano per la cancellazione cinque utenti, compresi Superspritz e Kirk, e sette si pronunciano per il mantenimento, compresi Camelia e Ilario. Ovviamente con questi numeri la voce andrebbe mantenuta, ma a sorpresa l'admin Gac la cancella affermando che sussiste un consenso per la cancellazione. Beatrice si rivolge allora a Gac sulla sua pagina discussione utente con un atteggiamento, più che collaborativo, subalterno: si dice "sinceramente perplessa" ma non menziona l'irregolarità della chiusura e si limita a chiedere di ricevere via email una copia della voce cancellata per lavorarci sopra. 

Ci pensa invece un utente maschio non iscritto a WikiDonne, Holapaco77, a protestare in modo più veemente a Richieste agli amministratori. Gac viene pingato e, per ragioni incomprensibili ma in fondo irrilevanti, non ammette l'errore. Superspritz e Kirk, sebbene "coinvolti", difendono la chiusura di Gac, il primo con i soliti toni che ci sono familiari:

Holapaco, come già detto e ripetuto infinite volte, la discussione consensuale non è una votazione e il consenso non si valuta "contando quanti pro e quanti contro" [...] ma "pesando" gli argomenti" [...] Capisco che il risultato non ti possa piacere, ma è il rischio del WP:CONSENSO.

Superspritz viene criticato da Dr Zimbu e Sakretsu per aver risposto alla richiesta agli amministratori nonostante il suo coinvolgimento nella procedura di cancellazione; la chiusura di Gac viene criticata da Superchilum, Jaqen e Dr Zimbu in quanto "supervoto" irrispettoso del consenso. Ma è tutto inutile, contro l'opposizione di Superspritz, Gac e Kirk non c'è modo di correggere l'errore di Gac: nonostante il chiaro consenso comunitario per il mantenimento, la voce non viene ripristinata dagli amministratori. Per ricrearla nel gennaio 2021 saranno necessarie non meno di tre discussioni al progetto WikiDonne (3 aprile 2019, 4 gennaio 2020 e 7 gennaio 2021) e una traduzione, con modifiche sostanziali, della voce sulla Wikipedia inglese.  

Ai miei occhi, la vicenda della PdC sul caso Cantone è un esempio lampante delle conseguenze dannose dell'"antirecentismo italiano", di cui mi sono occupato altrove, ma anche della marginalizzazione di un punto di vista femminista nella Wikipedia italiana.

  • Raduni

Da segnalare il raduno a Milano dell'agosto 2018, al quale Camelia partecipa assieme alla figlia Sara e a un gruppo nutrito di wikipediani, compresi alcuni admin che avranno un ruolo più o meno spiccato nella sua espulsione dal progetto, come Bramfab, Civvì, Pequod e Phyrexian. Del "wikicaffè" seguito da "wikibirrata" e "wikipizzata" ci rimangono alcune foto scatttate da Fcarbonara, una delle quali è pubblicata in cima a questo post. Per affinità, ricordo anche l'editathon al Memoriale della Shoah del 27 gennaio 2019, di cui ci rimane una foto con Gianfranco alla sinistra di Camelia, pubblicata in fondo a questo post.

10.2 Anno 2019

  • La débâcle dell'ItWikiCon 2019

Nel dicembre 2018 Ferdi2005 avanza la candidatura di Bari come sede dell'ItWikiCon 2019 – il convegno annuale della comunità wikimediana italiana, di cui sino ad allora si erano tenute due edizioni, a Trento nel 2017 e a Como nel 2018; la proposta è sostenuta da Camelia, che chiede un grant alla WMF per invitare ospiti internazionali. Ma il 31 dicembre, poche ore prima dalla scadenza del termine, Gianfranco a sorpresa candida Roma, sostenuto da Sannita, Ruthven e altri. 

Le due candidature sono in competizione tra loro e ognuna presenta vantaggi e svantaggi: Bari è una soluzione più semplice, Roma più ambiziosa. Il progetto di Bari costa 9.500 €, ha sede e logistica già definite, sfrutta la sinergia con Matera capitale europea della cultura nel 2019. Il progetto di Roma costa circa 16.000 €, non ha ancora una sede per l'evento ed è pieno di spiritosaggini da wikipediani in gita, con un programma che prevede "cazzeggio, discoteca (solo ultracinquantenni)", "Commiato, commozione, partenti che cantano "Arrivederci Roma"", "Quelo che nun strozza ‘ngrassa", foto di Anna Magnani, ecc. (vedi candidatura).

Il 28 febbraio 2019 Camelia pubblica un commento "Sulla serietà delle candidature e le cose già decise" in cui lamenta l'improvvisazione della proposta romana e alcune irregolarità pro-Roma nella procedura decisionale; in segno di protesta, ritira la partecipazione dal progetto barese. A marzo i wikimediani si riuniscono, Gianfranco insiste sulla soluzione romana (Quid melius Roma?) che  sostiene  non sarebbe affatto "in competizione con Bari" (?), in termini turistici sarebbe "una destinazione di primo livello", sostenuta da un budget previsionale con stime manipolabili: "non ci sono difficoltà nel ridurre le previsioni di spese, dato che si tratta unicamente di stime". Quanto alla sede dell'evento, ci sono varie ipotesi in campo che  spiega Gianfranco  verranno esplorate solo una volta che si sia deciso conclusivamente che l'ItWikiCon si farà a Roma.   

Ubi maior, minor cessat: prevale la proposta romana, sostenuta dagli utenti centrali, che però da un punto di vista organizzativo si rivela un disastro perché Gianfranco non riesce ad accaparrarsi una sede per l'evento. Gli aggiornamenti al Bar con cui Gianfranco informa la comunità wikipediana dei progressi dell'organizzazione sono il diario di bordo di una nave che affonda: un testo molto lungo che inizia con "Tutto andava meravigliosamente, la primavera scorsa", prosegue con "per cause che accerteremo, è contemporaneamente saltato anche il Piano B", "forse avremmo dovuto essere un po' meno wiki e riposare un po' meno sulla fiducia", finendo con "è stato fatto un ultimo tentativo. Con entusiasmo e forza di volontà [...] il wiki è un sistema che coltiva la biodiversità intellettuale". 

L'8 ottobre 2019 Ilario informa che l'ItWikiCon è annullato, provocando un'altra amara riflessione di Gianfranco, forse un po' contraddittoria  (l'errore di fondo sarebbe stato scegliere "una strada wiki di volemose bene" e tuttavia "col mio sgarbo sono riuscito a indispettire anche quelli del Team, e non una volta sola"), che suscita una discussione comunitaria. Qui nessuno menziona lo spettro di Bari, ma Fausta Samaritani commenta schiettamente: "Scegliere Roma è stato un errore: questi convegni, in Italia, funzionano nelle piccole/medie realtà geografiche". 

  • UP su Fausta Samaritani

A proposito di Fausta Samaritani, è interessante notare che poco dopo il suo commento sulla sfortunata scelta di Roma per l'ItWikiCon 2019, la sua utenza viene bloccata per una settimana da Dimitrij Kasev per "trolling ripetuto". Non sappiamo che cosa Samaritani abbia detto perché i diff sono cancellati, ma vediamo l'oggetto della risposta di Gianfranco, "qui si usano solo i nomi utente".

Ricordo che qualche mese prima, l'11 luglio 2019, Camelia era intervenuta nella "discussione ex post" sulla UP contro Fausta Samaritani. L'UP era stata chiusa da Gianfranco il 6 luglio con un ammonimento, ma il 7 luglio Samaritani aveva votato contro la riconferma di Gianfranco criticandone la concezione "produttivistica" secondo cui su Wikipedia non ci sarebbero "persone" ma solo "utenze". Risultato? Phyrexian aveva riaperto la procedura contro di lei e Ruthven le aveva applicato un blocco di tre mesi. Camelia, che non era mai intervenuta nell'UP su Samaritani, aveva protestato contro questa ritorsione "di una tristezza infinita". Dopo aver interrotto la discussione proteggendo la pagina, Phyrexian l'aveva avvisata: "Chi sta su questo sito per motivi diversi dal quale è stato creato presto o tardi viene messo alla porta"; quindi Camelia non starebbe su Wikipedia per contribuire alla scrittura dell'enciclopedia, ma per fare attivismo femminista e rompere le scatole ai wikipediani veri. Ciò aveva provocato una replica di Camelia ("Questa frase [...] l'ho sentita talmente tante volte da quando è nato il progetto WikiDonne che ne ho l'orticaria") e una risposta stizzita di Phyrexian.

  • Linea guida sulle molestie

Si vede quindi che Camelia, pur essendo educata e rispettosa – anzi, proprio perché educata e rispettosa – continua ad essere una elemento di disturbo all'interno di una comunità organizzata gerarchicamente, dominata da una gerontocrazia di utenze centrali che sono restie a condivide il potere editoriale e organizzativo. Camela non rinuncia alla sua indipendenza di giudizio e critica apertamente, ma non cade nell'insulto personale e perciò è difficilmente sanzionabile. 

Ciò emerge anche il 12 luglio 2019, quando Camelia rileva alcune omissioni e aggiustamenti nella recente traduzione da parte di Ruthven della policy inglese Wikipedia:Harassment, destinata a diventare di lì a poco la linea guida Wikipedia:Molestie

La linea guida inglese diceva che "the word [...] harass carries real-life connotations [...] and must be used judiciously and with respect to these connotations"; quella italiana dice che "Fare appello a questa linea guida deve, però, essere fatto con giudizio e rispetto della comunità". Da dove salta fuori quel parametro organicista e illiberale del "rispetto della comunità"? Inoltre secondo Camelia non è affatto chiaro, dopo questa modifica di Equoreo, che minacciare un'altra persona sia considerato molestare, e ciò sarebbe una grave mancanza perché comportamenti minacciosi possono distruggere il piacere di editare Wikipedia e allontanare dal progetto. Come esempio di minaccia Camelia osa citare la frase – a mio parere imperdonabile nelle circostanze in cui fu scritta, perché grave sintomo di ownership sul progetto rivolta da Gianfranco a Mirko Tavosanis nel tentativo di affossare le attività wikipediane del Laboratorio di Scrittura diretto da Tavosanis presso l'Università di Pisa:

Per molto meno in Wikipedia si blocca ad infinito un utente di anche minore incompatibilità con il Progetto

Insomma, Camelia fa presente che le molestie possono provenire da un amministratore e consistere nell'abuso di potere e di prestigio. Infine, Camelia solleva qualche perplessità su questa frase inserita nella linea guida addirittura in grassetto:
In caso di problema, gli amministratori hanno esattamente gli stessi diritti di qualsiasi altro utente di rifiutare di partecipare ad una discussione o di allontanarsi da una situazione che si sta aggravando o rivelando scomoda, senza l'obbligo di fornire una qualsivoglia motivazione.

Ma come – si chiede Camelia – abbiamo visto più volte (ad esempio nell'UP contro Fausta Samaritani) che se l'"utente semplice" si rifiuta di intervenire nell'UP che lo riguarda, ciò è preso come chiaro indice di "indifferenza" e incompatibilità col progetto; solo gli admin possono rifiutarsi di rispondere? Queste cose vanno chiarite nel testo della linea guida – dice Camelia – perché "cosa si intende per buon senso varia da persona a persona, fatto che può essere strumentalizzato":

Questa pagina deve essere molto chiara, senza possibilità di interpretazioni, ancora più di quanto lo sia nella versione inglese. Perché ricordiamoci che a noi manca un ulteriore organo di controllo come ArbCom.

In questi e altri interventi Camelia esprime i temi fondamentali delle utenze periferiche, l'esperienza comune che molte di esse fanno della Wikipedia italiana: lo scarso rispetto per le persone dietro alle utenze, l'indifferenza agli abusi amministrativi spacciata per buon senso, il doppiopesismo e la mancanza di meccanismi di temperamento del potere degli admin e di garanzia delle utenze.

  • I tweet di Gianfranco

Sebbene non coinvolga direttamente Camelia, è il caso di segnalare uno scambio tra Gianfranco e Nemo bis sulle rispettive talk (qui e qui) nel luglio 2019. Nemo chiede conto di questo tweet che a suo giudizio potrebbe essere "percepito come sessista", proveniente dall'account Sardegna Wiki, a quanto pare gestito da Gianfranco; ne segue una discussione curiosa, con un Gianfranco insolitamente "pop" nel difendere il suo tweet perché "in puro stile en.wiki", "con linguaggio da Twitter e non da Wikipedia". Ma il punto interessante è un altro: Gianfranco nega che il tweet sia sessista e linka, come esempi di tweet davvero sessisti, un tweet che pubblicizza il progetto Wiki Loves Women, lanciato dall'associazione Wiki in Africa, e un tweet di un festival di letteratura in Sardegna con l'immagine di due donne che si tengono per mano. Ma che cosa diavolo coglie Gianfranco di sessista in questi tweet che celebrano le donne e l'amicizia o l'amore tra donne? I due tweet sono  dice Gianfranco "indirettamente anti-maschili".

Ecco, qui si tocca il fondo misogino del "neutralismo" wikipediano. Come è possibile inserire un punto di vista femminista o femminile in Wikipedia se ogni tentativo di dare visibilità alle donne in quanto donne è vissuto come attacco al maschile, cioè come attacco a un'egemonia maschile accerchiata, esausta, isterica? Visto il ruolo di Gianfranco sulla Wikipedia italiana in generale e nella vicenda di Camelia in particolare, lo scambio con Nemo fa emergere una componente importante dell'ostilità verso Camelia e WikiDonne.

  • La PdC su Carla Parsi-Bastogi. Femminismo vecchio e nuovo

Nell'agosto 2019 nella PdC su Carla Parsi-Bastogi si discute della questione se essere "la prima donna che..." conferisca enciclopedicità, tema che era già stato toccato da Ghinozzi-nissan a proposito della voce su Angelina Levi, cancellata in semplificata. Camelia apre la procedura consensuale spiegando che Carla Parsi-Bastogi è stata una delle prime scrittrici italiane a occuparsi di fantascienza già negli anni '20 del Novecento. Ciò provoca la reazione "neutralista" di chi assume che il genere del soggetto non sia e non debba essere in alcun modo rilevante. Come sempre, stupisce la durezza dei toni oltre che l'inconsistenza degli argomenti: Idraulico liquido parla di "crociata vetero femminista", provocando un botta-e-risposta con Camelia ("Stai ricascando nelle accuse e attacchi che ti ripeto, non sono una novità, perché le sento da tre anni") che prosegue nelle rispettive pagine discussione utente. 

Qui succedono due cose che meritano di essere segnalate. In primo luogo, Idraulico liquido ha un atteggiamento conciliante e  "stricca" il proprio commento in PdC, ma dà un titolo dannoso al suo thread nella talk di Camelia, "Presunto maschilismo", implicando che Camelia l'avrebbe accusato di essere maschilista. In realtà Camelia, in modo del tutto appropriato, l'aveva invitato "a mascherare meglio le tue convinzioni personali, calibrare meglio le interazioni con gli altri e a capire il limite fino al quale ti puoi spingere".

In secondo luogo, Bramfab lascia sulla talk di Idraulico liquido un commento molto disprezzabile, a mio giudizio persino sanzionabile come attacco personale non provocato e odioso. La battaglia di Camelia non sarebbe secondo Bramfab "vetero femminista" perché le vecchie femministe 

lottarono per avere parità di diritti e doveri e posizione sociale, non per [...] acritiche uguaglianze numeriche in una società competitiva, ma appiattita sul successo personale

Il punto è tutto politico: le femministe di una volta combattevano per essere cittadine a pieno diritto, quelle di oggi combattono per il gender mainstreaming, per le quote rosa, per ridurre il gap di genere, per avere più voci su Wikipedia, cioè per essere visibili, avere successo, far carriera e comandare. Implicitamente Bramfab accusa Camelia di essere un'arrampicatrice sociale per aver chiesto il mantenimento della voce su una scrittrice di fantascienza degli anni Venti...

10.3 Gli anni 2020, 2021 e 2022

Gli anni dal 2020 al 2022 possono essere raggruppati assieme perché quasi privi di eventi significativi per quanto attiene ai conflitti con Camelia e WikiDonne. Ciò rende ancora più sorprendente la decisione dell'UP del gennaio 2023, che ritenendo Camelia incompatibile con il progetto ne decreterà l'espulsione. La verità è che Camelia è perfettamente compatibile con il progetto, come mostrano gli anni dal 2020 al 2022, ma lo è meno con un gruppetto di utenze centrali che con il progetto si identifica morbosamente. Nonostante le rare occasioni di conflitto aperto, in quegli anni di latenza i rapporti con queste utenze restano tesi, seppur entro i limiti della correttezza formale. Da parte di Camelia, io immagino cauta diffidenza e disponibilità alla discussione solo per necessità; da parte delle utenze centrali, immagino silenzioso rancore e fastidio per una persona che, senza il loro patrocinio, continua ad essere al centro di una quantità di eventi e attività wikipediane.

Ad esempio, nel 2020 Camelia partecipa a iniziative internazionali come Wiki Global Check-In, scrive voci sul Covid-19 in diversi paesi per la Giornata internazionale dei musei, organizza vari editathon (nel 2020, 2021, 2022) e crea un sottoprogetto per il Covid coinvolgendo Alberto Giuliani, di cui contribuisce a portare alcune foto nella "top five" di Picture of the year in Commons nel 2020. Nel giugno 2020 viene rieletta membro dell'Affiliation Committee (AffCom) – organo centrale del movimento wikimedia incaricato di consigliare la WMF a proposito dell'approvazione di nuovi affiliati, come le associazioni nazionali Wikimedia, le organizzazioni tematiche, i gruppi di utenti, ecc. Camelia era stata eletta nel 2016 e riconfermata nel 2018; nel 2020 una ventina di utenti internazionali esprimono il loro supporto descrivendo alcune delle migliori qualità di Camelia: esperta, abile e competente, impegnata, entusiasta e amichevole, umile, saggia e paziente. 

Nel maggio 2021 Camelia riceve, ex aequo con Esc0fans, il Wikioscar Animatore con il voto di nove utenti, tra cui solo un admin in carica, Postcrosser (decaduta nel 2022). Nel maggio 2022, sette mesi prima di essere espulsa dalla Wikipedia italiana per incompatibilità con il progetto, riceve il Wikioscar Animatore con quindici voti, tra cui molte donne (Mastrocom, Postcrosser, AmaliaMM) e alcuni admin o futuri admin (LukeWiller, Er Cicero, Parma1983, Pierpao, TrinacriamGolem, Nima Tayebian/Quinlan83, Caarl95/Friniate, ValeJappo/Valcio).

Il 28 settembre 2020 Camelia fonda l'associazione WikiDonne - APS, nel cui ambito partecipa a campagne come Wiki Loves Sport, Wiki Loves Fashion, Wiki Loves Folklore. Organizza una serie di eventi per i vent'anni di Wikipedia e a tale scopo ottiene un grant dalla WMF. Le sue iniziative raggiungono la stampa, che pubblica articoli su "Camelia Boban e il progetto WikiDonne, perché anche le donne vanno raccontate" (Eco di Bergamo, 2022), "Camelia Boban e le sentinelle di WikiDonne che combattono il gender gap" (Elle, 2022), "WikiDonne, il progetto per riequilibrare la presenza femminile su Wikipedia" (La Repubblica, 2022), "Arriva WikiDonne, il Wikipedia dedicato al mondo femminile" (Io Donna, 2022), "WikiDonne, Camelia Boban racconta il progetto nato per diminuire il gender gap nel mondo Wiki" (TheWom 2022). Camelia compare persino in un articolo del New York Times sulle molestie su Wikipedia: "Wikipedia Isn't Officially a Social Network. But the Harassment Can Get Ugly" (2019). Possiamo ipotizzare che questi e altri articoli provochino attacchi di bile nelle utenze centrali, che sospettano Camelia di usare Wikipedia per scopi di autopromozione, sia personale che professionale.

  • Un migliaio di voci su donne? "Rimane comunque un retrogusto molto amaro"

Il 15 febbraio 2020 un indirizzo IP suggerisce al progetto WikiDonne la creazione massiccia di voci ("un migliaio di voci") sulle vincitrici e sulle concorrenti di concorsi nazionali e internazionali di bellezza, spiegando che così "il gender gap scende di un pochino". La proposta non suscita l'entusiasmo di nessuno: Postcrosser ringrazia ma spiega che "voci di reginette di bellezza non mi sembrano proprio le migliori su cui concentrarsi". Basta una scorsa alle liste linkate dall'IP per accorgersi che solo una frazione minima delle voci indicate è stata creata, in sostanza quelle sulle vincitrici di concorsi internazionali come miss universo e miss mondo. Ma Civvì risponde all'IP come se quest'ultimo fosse un portavoce del progetto WikiDonne, un suo esponente ufficiale, anziché, com'è più probabile, un troll che si prende gioco di loro:

Si creano bene, sono voci facili, un bel bot, sono tante, fanno metrica, certo certo. Se lo scopo del progetto è solo quello di ridurre un divario numerico allora certo va bene tutto, non si butta via niente. Se invece è quello di portare alla luce il contributo femminile nella storia e si pensa di farlo creando reginette di bellezza così sia. Rimane comunque un retrogusto molto amaro

  • "Zaha Hadid è stata un architetto e designer irachena naturalizzato britannica"

Il 27 settembre 2020 Camelia esprime la sua opinione – a mio parere, ragionevole e moderata – sulla questione dell'uso sessuato del linguaggio, che come sappiamo affaticava i wikipediani almeno dal 2013. Dopo aver premesso che non è madrelingua, "perciò mi rivolgerei a chi lo è", Camelia dice che "in linea di massima" si usa "la a finale per le professioni e i ruoli entrati in uso nella lingua al femminile", ma riconosce che "anche ministro e Primo ministro è corretto, qui dipende dalla scelta/sensibilità di ognuno". Bisogna evitare assurdità del tipo tipo "è stata un architetto e designer irachena naturalizzato britannica", che da anni continua ad essere ripristinato da un IP vandalico sulla voce Zaha Hadid (vedi una discussione e da ultimo edit del 10 gennaio e 11 maggio 2024), e soprattutto bisogna avere rispetto per le fonti:

Ma a noi, da Wikipediani poco ci interessa come vogliono essere chiamate le persone, ma quale è l'uso che si fa nella lingua parlata, nei media, nelle pubblicazione scientifiche, cioè nelle fonti e nella bibliografia. Possibilmente evitando di avere l'incipit di una voce che chiama la biografata avvocata e un'altra avvocato e scongiurando cacofonie e sgrammaticature con l'inserimento [forzato] del maschile dell'occupazione (Camelia).

  • Pregiudizio di genere su Wikipedia

Periodicamente nuovi utenti che si appassionano a Wikipedia propongono sulle pagine del progetto WikiDonne la creazione della voce sul Pregiudizio di genere su Wikipedia che, come sappiamo, era stata cancellata nel 2016. Come dice LorManLor, "mi sono accorta che esiste in 23 versioni linguistiche (incluso l'arabo e il tailandese) ma non in italiano, non so perchè" (14 novembre 2020); come dice Agilix, "esiste anche in molte altre versioni linguistiche. Trovo che sia una tematica interessante" (19 marzo 2021). In queste occasioni, gli utenti di WikiDonne e Camelia raccontano ai neoutenti della cancellazione del 2016: lo fanno in modo oggettivo, senza acrimonia, forse con un po' di imbarazzo e tristezza. Vito interviene per chiarire che la creazione della voce non sarà un percorso facile:

Contenuto che è adatto al ns:wikipedia qualora superasse i problemi di merito evidenziati all'epoca e che in gran parte ancora permangono.

Non se ne fa niente. La voce tradotta da LorManLor viene conservata in una sottopagina del progetto, visibile per pochi, preservata come in una teca. 

  • Cancellazione immediata di Claudia Ruggerini

Il 3 gennaio 2021 Superspritz cancella in immediata per C4 ("Contenuto palesemente non enciclopedico o promozionale, CV") l'abbozzo di una voce sulla partigiana italiana Claudia Ruggerini.  Camelia apre una discussione per consentire a LorManLor di ricrearla e pinga Superspritz, che risponde con i soliti toni: 

mi aspetterei che almeno gli utenti esperti sapessero che il C4 non vuol dire solo "promozionale" e non dessero per scontata l'enciclopedicità o che la voce fosse scritta in modo che si capisse l'enciclopedicità [...] se un admin cancella una voce, non lo fa perché gli piace farlo ma perché sussistono seri motivi per farlo

Camelia commenta "Io davvero non capisco come mai qualsiasi discussione viene presa come tirare per la giacchetta".

  • "Sarcasm: is it a crime?"

Sempre nel gennaio 2021 WikiDonne, finanziato dalla WMF con un generoso grant di 540 €, organizza un concorso di poesie per celebrare il ventennale di Wikipedia. Tra i 24 partecipanti, Sabas88, utente attivo soprattutto su Wikidata, osa presentare una poesia dal titolo audace: "Sarcasm: is it a crime?". Superspritz decide di dare una risposta positiva alla domanda e il 15 gennaio 2022 la pagina con la poesia viene cancellata in immediata per C4 con un riferimento a WP:ATTACCHI nel registro delle cancellazioni. Già sappiamo che l'interpretazione di WP:ATTACCO come "attacco personale senza persona" può ostacolare l'espressione del dissenso e scoraggiare lo sviluppo di una cultura editoriale critica, ma questo episodio rasenta il grottesco: mostra una preoccupante mancanza di autoironia, persino di senso del ridicolo, da parte di chi si immedesima istintivamente con il progetto. Ecco il testo incriminato e la mia traduzione in italiano:

It's a fact you don't want to hear:
If you use sarcasm some other bloke
Takes it personally and starts to smear
Your account, let's hope he isn't admin!
In that case you won't ever get back in.
Better learn another language and endear,
Or finally go out, it's sunny out here!

È una verità che non vuoi sentire:
Se usi sarcasmo un altro tizio
La prende sul personale e inizia a infangare
Il tuo account, speriamo che non sia un admin!
In tal caso non potrai mai più rientrare.
Meglio imparare un'altra lingua e farsi amare,
O finalmente uscire, c'è il sole là fuori!

  • Riabilitazione di Gitz6666

Breve premessa: nel gennaio 2022, dopo una discussione con Phyrexian e altri utenti sulle immagini della voce Masturbazione, Gianfranco mi aveva applicato un cartellino giallo; nella discussione che ne era seguita avevo accettato la sua minaccia di bloccare a infinito la mia utenza ("non mi interessa collaborare con dei prepotenti"). Cinque mesi dopo, l'allora admin Pequod76 aveva aperto una discussione al Bar per ottenere la mia "riabilitazione", cioè la rimodulazione del blocco o comunque il mio ritorno nella comunità italowikipediana con un'utenza alternativa. 

Il 3 giugno 2022 Camelia interviene dicendosi d'accordo con la mia riabilitazione, "non ho davvero capito questo blocco, che sarebbe dovuta essere infatti una discussione comunitaria e non una decisione in solitaria di un admin soprafatto e sbrigativo". Ma il suo commento è anche l'occasione per una riflessione, tutta da leggere, su alcuni problemi di fondo che affliggono la comunità:

Il blocco infinito pare sia diventato una soluzione risolutiva e definitiva per molte problematiche. Abbiamo un problema in itwiki, da tempo: il non essere capaci di avere discussioni su cambiamenti da attuare o nuove idee - anche in contradittorio - senza sentirci individualmente minacciati e colpelvolizzati. Qualsiasi tentativo di dire la propria opinione diventa attacco personale all'occhio di chi non vuole rogne. La sindrome da accerchiamento esiste; è umanamente facile perdere la pazienza quando un utente ha contro 4-5 che li puntano il dito in una discussione, ed essere così targato come non collaborativo. E non ha nemmeno senso parlare se è poca o molta, ognuno la sente a modo suo a seconda della propria sensibilità. Abbiamo fato una marea di discussioni di questo tipo, e non sono servite a nulla. Si dice sempre che basta crearsi una nuova utenza, pulita, ma poi si parla di sockpuppets e punizione per evasione del blocco, cosa che di fatto rende impossibile ritornare in itwiki, un infinito è per sempre. Si fa tutto con frettolosità, quasi a levarsi il pensiero e dover dire di aver fatto il pezzo di responsabilità affidata. E a quel punto si è scortesi con i nuovi arrivati, si allontanano utenti preziosi e spesso si butta il bambino con l'acqua sporca. Non so se avete realizzato e dovrebbe interessarvi, ma da 4 anni a questa parte molte cose sono cambiate e molte cambieranno, ci verrà forse chiesto di aderire ancora di più come comunità ai principi del movimento, a cose con le quali finora non siamo stati abituati (modifica di policies, codici di condotta che già sono in atto ecc). My 2 cents sul caso specifico e così in generale

Al di là del mio caso personale, chi conosce questo blog sa bene quanto mi stiano a cuore questi temi. Perciò mi aveva molto stupito la reazione durissima di Pequod, che oggi capisco essere sintomatica della conflittualità aspra, ancorché latente o sotterranea, che circondava Camelia:

Perdonami, ma sembra che tu di questa storia sappia poco o nulla e mi fa specie che ci monti sopra la solita cavalcata delle valchirie. Pur di dare contro ad un lavoro che non fai e quindi non conosci, sorvoli sulla oggettiva problematicità di Gitz. I tuoi sono pregiudizi, non giudizi, e non fanno bene alla discussione. Pressappochismo, è la caratteristica degli sfoghi poco ragionati. Questa è una discussione che vuole essere seria, non il miele per le api del malcontento. Fatti eleggere admin e spiegaci come si fa.
  • WikiDonne, non un progetto tematico

Il 5 settembre 2022 Camelia apre una discussione al progetto WikiDonne chiedendo pareri sull'enciclopedicità della casa editrice Edizioni delle donne. L'admin ipercancellazionista Kirk si precipita a rispondere che no, ovviamente l'argomento non è enciclopedico: tesi che Kirk ha sostenuto nelle PdC di dozzine di editori minori, venendo quasi sempre smentito dalla comunità. Nella breve discussione che ne segue, Kirk sostiene che comunque questo genere di questioni non deve essere discusso sulle pagine di WikiDonne ma del progetto Editoria (pressoché inattivo) ed eventualmente Letteratura: WikiDonne, a differenza di quei progetti, non sarebbe un "progetto tematico". Non esistono tematiche femminili, non esiste un proprium di WikiDonne: si tratta di una tesi "neutralista" che ovviamente mortifica il ruolo del progetto. Come vedremo, tornerà a essere importante tre mesi dopo, nella discussione sull'opportunità di notificare le PdC a WikiDonne che precede la seconda UP contro Camelia. 

(Prosegue nella dodicesima parte) 

Commenti

  1. Nessuno ulisseo11/7/24 20:47

    Il problema è a monte, ed è asessuato: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Legge_della_giungla#:~:text=Descrizione,individui%20meno%20adatti%20vengono%20eliminati.

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  2. Sono un maschio Wikipediano femminista e antispecista. Avete tutta la mia stima

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  3. Spiego i diff cancellati di Fausta - Fausta, probabilmente per un errore di battitura, magari anche a causa del completamento automatico quando un termine è memorizzato nel dispositivo - aveva inserito anziché un verbo, il cognome di Gianfranco. Subito il solerte Parma1983 s'affanna a fare sparire la lesa maestà (i Wikipediani devono avere sacro timore degli admin, come i giapponesi quando passava l'imperatore).

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    1. grazie per la spiegazione, Mimmo. Sì, l'oggetto della modifica di Gianfranco è coerente con questo, "qui si usano solo i nomi utente". Chissà però perché il "trolling" di Samaritani era "ripetuto" secondo Dimitrij Kasev: forse si riferiva anche agli altri sui commenti nella discussione sull'ItWikiCon? Comunque dubito che la pubblicazione del cognome di Gianfrano, volontaria o meno che fosse, fosse doxxing in quelle circostanze, visto che ci sono svariati video e interviste in cui Gianfranco si presenta con nome e cognome come admin di it.wiki. Ma vedo che la sua identità personale non è mai stata rivelata on-Wiki, quindi in effetti non deve essere menzionata sulla piattaforma (né qui, viste le regole del blog/forum).

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  4. Una precisazione: la prima versione della voce sul caso Cantone era parecchio fatta male, addirittura c'è stata una versione in cui si descriveva nei dettagli il contenuto del video. Non c'era dubbio che il caso fosse enciclopedico, ma la voce era pessima e avrebbe avuto bisogno di parecchio lavoro di revisione per non renderla un insulto alla vittima. Dio solo sa a quale prezzo in termini di discussioni e soprusi vari.

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    1. Nel post c'è un link all'ultima versione dell'articolo prima della cancellazione. Capisco che la voce è delicata e difficile, ma questa non è una buona ragione per cancellarla - se mai, è una ragione per migliorarla. Inoltre la questione della (cattiva) qualità della voce non si è mai affacciata nemmeno di striscio nella PdC, se non sbaglio: tutta la discussione è focalizzata sulla questione dell'enciclopedicità, con tanti utenti (comunque una minoranza) impegnati ad argomentare che l'eco mediatica è effimera ed episodi del genere capitano in continuazione. Ad es. Superspritz: il caso "ha fatto scalpore per gli aspetti legati alla pornografia, ma i suicidi dei ragazzi bullizzati sui social o perché spinti sempre via web da qualche gioco impazzito sono altrettanto "aberranti" sotto tutti i punti di vista". Al di là del fatto che questi utenti avevano torto nel merito, ciò che merita una spiegazione è perché sia stato impossibile per RA correggere l'errore di Gac nella chiusura della PdC. Avrebbero dovuto considerare il parere di Superspritz e Kirk, coinvolti nella PdC, come irrilevanti e ripristinare la voce alla luce del chiaro consenso emerso dalla PdC.

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    2. Gitz, su questo concordo al 100%. Ma la strategia contro questo stato di cose secondo te quale può essere? Di fatto protestare avrebbe solo fornito un pretesto per un blocco più o meno lungo (a meno che non si è nel giro di amici). Per i dissidenti dissidenti coalizzarsi è difficile e chi vuole sopravvivere come utenza deve tacere e ritagliarsi spazi infimi di manovra. In queste discussioni (PdC, UP, ecc.) è chiaro che qualcuno chiami alle armi extrawiki nonostante i (finti) proclami di neutralità e buona fede.

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    3. Onestamente non vedo nessuna "strategia" possibile a parte protestare (civilmente, in modo argomentato) su blog, forum e soprattutto sulla piattaforma, se del caso andando incontro alle conseguenze (leggi, abusi amministrativi) che un comportamento del genere può provocare. Molti problemi nascono dal fatto che l'it.wiki degli ultimi dieci anni sembra avere una tolleranza bassissima per il dissenso e la discussione interna; l'unica soluzione è "allenare" e rafforzare questa capacità di sopportare il dissenso, in modo continuo e graduale, un po' come si fa con i muscoli atrofizzati.

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    4. Nessuno ulisseo13/7/24 06:20

      Non credo serva protestare online: una protesta così labile presupporrebbe una mente razionale/timore di incorrere in sanzioni realmente afflittive per far breccia nel destinatario; provate a stampare gli abusi intrawiki e a sottoporli al vaglio legale free del mondo reale (dove si fanno gli esposti et similia) e ne avrete la conferma...

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    5. @Nessuno ulisseo - Ripropongo l'idea di stampare alcuni diff dei più smaccati e fare partire una querela verso un sysop. Se non avete voglia di recarvi in stazione sappiate con alcune Procure basta il deposito a mezzo PEC. L'importante è cercare le scorrettezze perseguibili d'ufficio (es.: minacce da parte di sysop, meglio quando sono cinque contro uno o parlano di "cricca"). Riuscissimo a piantare anche soltanto uno di loro nelle rogne legali, gli altri si ammorbidiranno immediatamente.

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    6. Nessuno ulisseo13/8/24 10:19

      Ma che querele???, al massimo se hai requisiti puoi agire col gratuito patrocinio se il torto subito ha consistenza...ma non ne vedo l'utilità personale...io li lascerei "cuocere nel loro brodo" aspettando sulla riva del fiume: con la velocità e centralità del web, quando un prodotto è inaffidabile il marchio gli resterà x sempre...ormai tutte le riviste stanno abbandonando la carta a favore del web...

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  5. Se ho capito bene, la dodicesima parte sarà l'ultima e parlerà della discussione di dicembre 2022 in cui è stato attaccato WikiDonne senza nessun accenno di cartellino giallo all'attaccante, seconda UP e successive reazioni. Il "copione" è stato il solito: più utenti iscritti dai primissimi anni hanno difeso Camelia (Beatrice, Blackcat, Avemundi) e qualcun* li ha attaccati senza neanche lontanamente accennare a "ma forse siamo stati troppo intransigenti, non sono solo i pro Camelia a sbagliare comportamento"? Di attacchi personali a Camelia ne ho visti vari, tutti passati subito in sordina, poi siamo noi a diffondere la "bufala/trollata" degli intoccabili?

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  6. Nessuno ulisseo15/7/24 15:03

    Ho tratto spunto dal post: il blocco infinito è incostituzionale (art. 27 cost.) ed in contrasto col diritto sovranazionale: l'ergastolo nei fatti è dequotato dalle misure applicabili al condannato.

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    1. Il problema è sempre che Wikipedia "non è un ordinamento giuridico" (cit.), per cui il blocco infinito non dovrebbe mai essere come l'ergastolo

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    2. itawikinostra15/7/24 15:37

      La realtà è che wikipedia è una piattaforma privata e può fare quello che vuole. Ed è una realtà piuttosto triste che la accomuna ad altre grandi piattaforme come Youtube, Facebook, ecc.: piattaforme che possono censurare come e quando vogliono in quanto private, ma che così facendo hanno un impatto devastante sulla collettività perché di fatto sono piattaforme a interesse pubblico. Purtroppo lo sviluppo degli interessi privati è un po' come il doping: è sempre più avanti della legge.

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    3. Anche io dico spesso che i privati sembrano più trasgressivi dei pubblici

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    4. Nessuno ulisseo15/7/24 17:47

      Non può fare quello che vuole: sennò i contratti (negozio privato per eccellenza) potrebbero essere appannaggio del più forte...così come le associazioni/fondazioni/comitati etc...il principio di ravvedimento è universale: penale, civile, tributario, amministrativo etc...

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    5. E questo che dici in che modo si applica all'enciclopedia?

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    6. Sì, sarebbe meglio usare lo spazio dei commenti ai post banalmente per commentare i post, anche perché c'è il forum per discussioni su altri temi. Ci si mette 10 secondi ad aprire un thread "Agire in giudizio contro gli admin che abusano?" nella sezione Goverance e abusi (risposta in breve: "No", ma se ne può discutere).

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    7. A proposito di Vituzzu, qualcuno sa spiegarmi perché risulta ancora tra gli amministratori visto che non contribuisce da 6 mesi esatti, termine oltre il quale dovrebbe scattare la decadenza automatica?

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    8. Sulla mancata decadenza di Vituzzu c'è un thread nel Forum.

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  7. Leggere tutta (tutta) la vicenda Camelia Boban (incluse: tutta la discussione nella sua talk che ha portato al blocco nonché la scrupolosa analisi qui pubblicata a puntate) mette i brividi, semplicemente. Il primo post parlava di un Pequod76 che si "potrebbe presentare alla mamma". Sì: come scivolosa limaccia, amatoriale umanista dell'Akkad. Ma dal vero volto che è stato svelato in una sola frase da Eppstein: "Stop your gaslighting". Frase che ha colpito il siculo diplomatico dalla mediterranea "bonomia" come una testata. E frase che si potrebbe applicare, nella sua laconica esattezza, a tutta la discussione condotta contro Camelia. Discussione la cui linea di condotta era chiara fin dall'inizio. Agghiaccia constatare come il cameratismo (ma solo con gli admin dalla parte del potere) di donne quali Civvì (ignobile il suo intervento) & C. faccia capire come di solidarietà femminile nemmeno si possa vagheggiare, su it.wiki. Per cui anche il conteggio percentuale di donne admin fa più che altro sorridere. Finché non si spazza via la base ormai marcia, non si può ricostruire nulla. Le uniche vie ipotizzabili, oltre al dissenso in queste sedi, sono quelle tali per cui si impedisca a un qualsiasi admin di ricoprire la propria carica per tempo immemore (1 anno è già abbastanza): invece accade il contrario. Solo dopo anni e anni di danni, come nel caso di Vittuzzu, si arriva alla caduta clamorosa internazionale. Ma quanto tempo ancora la "cricca" con il suo "visto cricca" potrà danneggiare WP? Riconferme e riconferme di gente che ha fatto della gogna pubblica la propria ragione di vita. Di gente che è considerata deus ex machina dell'enciclopedia come un Gianfranco, il quale non sa però che il verbo "do" si scrive senza accento. Una cricca di gaslighters.

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    1. Nessuno ulisseo11/8/24 07:48

      Wikipedia non è obbligatoria: è posseduta dagli amministratori; e poi è troppo breve la vita per fissasi su Wikipedia...ché fa rima con inaffidabilita' assoluta...

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  8. Non è così semplicistica la cosa. La vita è breve ma nel mondo odierno WP ha un ruolo fondamentale. Io ho contribuito in passato e vi sono, per merito di ottimi utenti, anche voci eccellenti. Negarlo sarebbe stolto. Non sono (tanti) utenti che editano il problema. Non lo sono nemmeno molte voci. Il problema sono gli amministratori e il clima immondo in cui, chi ancora ci lavora oggi, merita un encomio perché l'ambiente che ha potuto espellere una figura del calibro di Camelia è da riformare alla base. Se non si è interessati alla salute di WP e al suo futuro per le prossime generazioni, non avrebbe senso nemmeno la critica che questo blog porta avanti, e che è invece molto importante.

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    1. Ringrazio l'Anonimo per il commento generoso verso Camelia e verso il blog e aggiungo il mio solito invito: quando commentate, per favore scegliete un nick (Commenta come > Nome/URL) così chi replica può farlo rivolgendosi a una "persona" (maschera) determinata invece che a un "Anonimo" totalmente indifferenziato...

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    2. Nessuno ulisseo12/8/24 00:11

      La sostanza non cambia: gli amministratori ne hanno la proprietà di fatto: una specie di usucapione maturata...

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    3. adamìtico12/8/24 12:34

      Ecco, sono l'Anonimo che è intervenuto negli ultimi gg, un po' qui e un po' su wikinostra. Dispiace leggere qua e là i soliti commenti del tipo "WP è bandita come fonte in Università" e simili. Come ormai dopo tanti anni dovrebbe essere risaputo, WP raccoglie fonti più o meno ottime, e dipende - come sempre - da come una voce è scritta. Vi sono, ripeto, voci eccellenti che citano fonti accademiche autorevolissime: specie nell'ambito scientifico più che in quello umanistico, ma dipende. Chiarito ciò, dovrebbe essere ormai evidente che il problema è costituito da un atteggiamento diffuso che fa capo a uno spirito gregario, tremendamente fascista non negli "intenti" teorici ma nei risultati pratici. Non so quanti abbiano letto la talk di Gitz su WP inglese, dopo il suo blocco. Io l'ho letta tutta con attenzione. Lo "sbrocco" (già nella scelta del lessico c'è tutto un mondo) di cui parla un admin, Er Cicero, non apparentemente brutale come un Superspritz (primo fra gli admin da pensionare) farebbe sorridere se non fosse che ha avuto conseguenze come un blocco infinito. Il suo "sbrocco" è semplicemente la verità, detta senza nemmeno particolari "attacchi personali", espressione dietro la quale si nascondono gli admin per poter compiere le peggiori malefatte. La verità è che l'usucapione di cui parla giustamente Nessuno ulisseo è effettivamente tale: usucapione prepotente, supponente, discriminante in modo gravissimo. Ci rendiamo conto di quale opinione possono avere di noi all'estero avendo cacciato Camelia, donna di origine romena in Italia da una vita, eccellenza di WP e costruttrice di un percorso al femminile che prima ci si sognava? Un po' lo sappiamo dal commento durissimo
      di Eppstein a Pequod76, comportatosi ignobilmente. La pacatezza - determinata - di Camelia nelle risposte alla gogna cui è stata sottoposta, dimostra come l'intolleranza della "cricca" vada fermata. Vanno destituiti dalle cariche, questi admin. Non c'è altra via. Con ciò non si chiede che non editino più, perché è questo il problema tipicamente italiano: se hai una carica allora ti identifichi con quella carica. Viene sottolineata dalla comunità la tua inadeguatezza (si pensi al caso di Vito, bocciato internazionalmente) e cosa fai? Annunci di volerti ritirare. Ma ciò che contava non doveva essere ns0? La scrittura enciclopedica deve stare al di sopra di qualsiasi carica. Per questo cariche mantenute da così tanto vanno abrogate. Le teste vanno tagliate. Come? Restituendo pan per focaccia: la gogna pubblica che si permettono di effettuare nelle talk fino al blocco, le aperture di UP etc. vanno fatte a loro. Senza pietà. Un Superspritz, brutale, violento, ignorante, va messo nella condizione di editare, semmai, e basta. Ma con un "segna come verificata" a ogni sua modifica. GAC, per citare un pilastro (grazie al cielo in Wikipausa), era vecchio già quando firmò l'atto notarile della fondazione di WP in Italia. Con questo non voglio dire che l'anzianità non vada rispettata: siamo un paese di vegliardi e alcuni sono dei grandi. Ma altri invecchiando sono solo peggiorati: nel campo degli admin, si è visto un peggioramento continuo, senza recupero. Gianfranco è uno che scrive il verbo "do" accentato come forse (forse) si faceva in certi scritti dei secoli andati. Il terrore di vedersi spazzati via dalla storia che muta e si evolve sotto il loro naso incollato al pc con i loro amati "tastini", ha portato la "cricca" a invecchiare internamente. E, come certi vecchi dickensiani, a non riuscire più a capire che il mondo, anche wikipediano, è mutato, si è aperto, si è evoluto. Stupisco che una admin scriva qui di essere fan del blog di Gitz, perché se la dovessero identificare, la sua vita "da admin" sarà presto finita.

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    4. Nessuno ulisseo12/8/24 23:51

      Il potere logora chi non ce l'ha, e carica di endorfine chi lo esercita: nemmeno il presidente degli usa può stare in carica più di 8 anni: in wiki praticamente sembrano come la monarchia inglese: a vita

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    5. Un amministratore è volontario: un volontario può essere tale a vita, no? Per il resto sono d'accordo che andrebbero tolti i tastini a diversi admin che non mi piace proprio come li usano. Non posso fare nomi perchè non voglio avere colpe se poi li leggono e - stanchi - decidono di abbandonare il progetto. Andrebbero deflaggati anche altri con flag minori. Se non possiamo avere come autoverificati Raining o Bieco blu, perchè dovremmo avere come automaticamente verificate le modifiche di utenti che sono spesso coinvolti in guerre di modifiche e non vorrei mai potessero modificare voci con solo accesso ad autoverificati?

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    7. Aggiungo: non conosco la persona dietro quell'utenza e questo "era vecchio già quando firmò l'atto notarile di WMI" non so se significhi che adesso abbia 90 anni o più, se così fosse avrei più pietà per lui ma non per questo lo tratterei diversamente. Anche nell'elezione a check user di altro admin nel lontano 2016 fu scritto qualcosa come "nonostante l'età avanzata" (ora non ricordo bene), quindi anche lui a leggere quelle parole potrebbe avere più di 80 anni (o magari ne ha molti di meno, non intendo domandare questa cosa a nessuno) ed in questo caso vale anche per lui ciò che ho scritto. So con certezza di alcuni admin oltre i 75 anni (un paio mi vengono in mente), ma non vedo la necessità che vadano in pensione (mentre per altri la vedrei anche se ne avessero 18)

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    8. Nessuno ulisseo13/8/24 09:35

      Sulla età anagrafica non c'è discussione: meglio gli ottuagenari arzilli e illuminati, che i giovani ignoranti-arroganti; e sulla durata della carica idem: sono principi di diritto cedu, U.E. che non bisogna discriminare sulla base dell'eta', e che la possibilità di accesso a tutti i tasti di potere intra-wiki va data a tutti e a tempo ragionevole, non a vita natural durante; la volontarietà è una fictio iuris: di fatto detengono il potere assoluto , e il diritto cedu e u.e. si basa sulla sostanza non sulle forme (es. Norma amministrativa italiana letta nella sostanza come penale dalla cedu: es. Sent. Grande stevens etc.)

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  9. Complimenti a Gitz per questo blog di critica ponderata. Spero di leggere ulteriori articoli interessanti in futuro. Spero anche nessuno sia più sottoposto alle forme di harassment quivi descritte. Cordialità.

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    1. Grazie per i complimenti, fanno molto piacere. Ricordo a te e a chi ci legge che questo blog ospita volentieri contributi su Wikipedia provenienti da chiunque. Non è necessario che si tratti di contributi "critici", di denuncia o di proposta, né tantomeno che siano contributi condivisi nel merito da me. Qualsiasi riflessione è benvenuta, purché di interesse generale. Io finirò senz'altro la storia di Camelia e ho in cantiere qualche articolo anche su altri temi, ma perché il blog si mantenga attivo e vitale nel tempo sarà necessaria la partecipazione di altri.

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  10. @Gitz, non vorrei sbagliarmi, ma credo che il primo da sinistra nella foto sia MarcoK

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    1. Ciao Faber. Io ho solo recepito la didascalia della pagina di Commons con quella foto. Comunque ho fatto una piccola ricerca online e penso che ti sbagli. Sicuramente il primo da sinistra non è Marcok e credo che sia Laurentius (ma potrei sbagliarmi).

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    2. WLW is being accused here of publishing a « very sexist » tweet. I am at a loss of why we are finger pointed. Which is this one. https://x.com/wfm917/status/1147411058023370752. But more practically can you please explain what is very sexist here ?

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    3. It is very hard to tell. The point is how we interpret this comment by Gianfranco, esp. the sentence "Il tweet non ha nulla di sessista. Semmai, in senso contrario, è questo un retweet sessista, oppure lo è questo, che sono indirettamente anti-maschili". WLW's tweet is "anti-male" because it celebrates women. If I interpret Gianfranco correctly, the WLW initiative should have been "Wiki Loves Women and Men", or "Wiki Loves Humanity".

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  11. Adamitico19/9/24 15:07

    Suvvia, è ovviamente Laurentius, il primo a sx, ovvero Lorenzo Losa, qui su Wikidata https://m.wikidata.org/wiki/Q22582937 Ex presidente di Wikimedia Italia e candidato alle elezioni appena trascorse il 17 settembre. Se si vuol criticare questa gente bisogna conoscerne bene le facce e le informazioni, del tutto accessibili a chiunque.

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    1. sì è anche membro del Board of Trustees della Foundation. Su it.wiki è poco attivo e quindi non compare nel Forum e nel Blog, ma nella pagina "Novità" ho dato conto l'8 luglio 2024 della decisione sua e di altri di affossare la Carta del Movimento Wikimedia (vicenda sulla quale non ho nessuna opinione).

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  12. Adamitico20/9/24 15:42

    Impossibile averne, di opinioni. Anche provando a leggere in inglese o tradurre il burocratese, non dicono assolutamente nulla delle ragioni oscure di questa decisione di cassare la Carta del Movimento Wikimedia. Mi auguro solo che Lorenzo Losa non sia eletto, per il bene di tutta Wikipedia.

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