Paolo Barnard. La cancellazione immediata più lenta nella storia del mondo (Template:E Parte 4)

 

Paolo Bernard
 
Se oggi volessimo sapere da Wikipedia chi è Paolo Barnard, purtroppo dovremmo fare riferimento alla voce dell'edizione inglese, che è piuttosto essenziale. La voce italiana era più dettagliata, ma nel marzo 2022 è stata cancellata in immediata da Ruthven per C4 ("Contenuto palesemente non enciclopedico o promozionale, CV"). Una cancellazione immediata eppure lentissima, considerato che la voce esisteva almeno dal 2009 e aveva già superato indenne una procedura di cancellazione (PdC) nel 2018. Non solo la voce è stata cancellata, ma anche le tracce di tutte le modifiche alla voce (i cosiddetti diff) sono state oscurate, cioè rese invisibili agli utenti privi di permessi speciali. È stato persino oscurato il fatto che la voce è stata oscurata, nel senso che non compare nell'elenco delle pagine protette per minacce legali

Perciò per saperne di più su Barnard dobbiamo accontentarci della versione del 20 gennaio 2022, salvata su Internet Archive. Oppure possiamo fidarci del giudizio dell'admin Bramfab e limitarci a leggere la sua motivazione del template:E che troviamo in quella versione su Internet Archive:

Voce su un attivista, complottista, giornalista freelancer, di cui tuttavia non sono forniti nella voce riscontri oggettivi di reale rilevanza enciclopedica, rimarcabili nella descrizione del corso della sua vita professione (sic)

Si tratta, in realtà, di una versione annacquata della prosa di Bramfab, che nella stesura originale conteneva "formalmente giornalista" anziché "giornalista freelancer", con ciò implicando che Barnard non fosse davvero un giornalista ma qualcuno che si pretende tale, e specificava il generico riferimento alla "vita profession[al]e" con "nonostante i suoi 32+ anni di professione":

Voce su un attivista, complottista, formalmente giornalista, di cui tuttavia non sono forniti nella riscontri oggettivi di reale rilevanza enciclopedica, nonostante i suoi 32+ anni di professione.

Che bella wikipernacchia, Bramfab!

Come dicevo, la voce era già stata sottoposta a una PdC nel 2018. La procedura era stata aperta dall'admin Ignisdelavega (Ignis), che aveva raccontato che Barnard gli aveva dato del "cretino" e gli aveva scritto una email in cui lo minacciava di querela. La PdC era stata molto contrastata perché, prima di litigare con Milena Gabanelli nel 2008 per una inchiesta sulle case farmaceutiche con strascichi in tribunale, Barnard era stato molto visibile in televisione come collaboratore di Report sin dal 1994. Nel 2006 aveva pubblicato un libro con Rizzoli (BUR) sul terrorismo di stato delle potenze occidentali e aveva acquistato notorietà negli ambienti filopalestinesi; come divulgatore della teoria monetaria moderna e della teoria del signoraggio bancarioaveva acquistato notorietà anche negli ambienti no-euro. Perciò la PdC non aveva prodotto un consenso sulla cancellazione e si era conclusa con una votazione. Tredici utenti, tra cui nessun admin (Spinoziano lo è diventato in seguito) avevano votato per il mantenimento della voce; tre admin che nella discussione si erano espressi per l'enciclopedicità (Ripepette, Actormusicus e Hypergio) avevano evitato di partecipare alla votazione finale, forse in segno di rispetto per Ignis. Quindici utenti, tra cui Bramfab, Kirk39 e altri tre admin, due ex-admin e tre utenti destinati a diventare admin, avevano votato per la cancellazione. Con questi numeri la voce era stata mantenuta perché per cancellare i favorevoli devono essere almeno il doppio dei contrari e il voto degli admin vale quanto quello dei comuni mortali. In teoria. In pratica no: Bramfab e Kirk alla fine sono riusciti a ottenere ciò che volevano, grazie alla wikipernacchia e alla vicenda che mi accingo a raccontare.

Accade infatti che, dopo il fallimento della PdC, Bramfab inserisca il suo template:E in un momento imprecisato – perché i diff sono ormai invisibili – tra maggio e ottobre 2021, così provocando un primo reclamo di Paolo Barnard sulla pagina discussione utente di Ignis: 

La mia pagina mostra in cima un post diffamatorio del tutto privo di qualsiasi riferimento enciclopedico e fattuale, insomma un'illazione volgare e basta che peraltro contraddice ridicolmente le note bibliografiche che attestano della mia carriera nei maggiori media. Perché è tollerata la diffamazione gratuita su Wikipedia? Non dovrebbe sto tizio portare prove di ciò che afferma?

In effetti, la risposta alla domanda di Barnard avrebbe dovuto essere "No": "sto tizio", Bramfab, non deve portare nessuna prova di ciò che afferma perché, come ho già spiegato, il template:E è una zona temporaneamente autonoma, uno spazio di libertà sottratto alla dittatura dei pilastri WP:V e WP:NPOV, in cui i wikipediani, come nello sketch di Guzzanti sulla casa delle libertà, fanno un po' come c... gli pare

La risposta di Ignis, nella sua brevità, è un capolavoro nel genere letterario "metterci una pezza". Ho avuto duri scontri con Ignis in passato, ma devo riconoscere che la risposta che segue e in generale il suo comportamento in questa vicenda sono indice di professionalità e neutralità da parte di un admin che certo non ama Barnard

non la prendere come una cosa diffamatoria perchè non lo è. E' soltanto una nota tecnica prettamente wikipediana cioè l'utente che lo ha messo dice la voce non incontro i requisiti di rilevanza enciclopedica previsti in wikipedia. Cmq secondo me la rilevanza c'è , provo quindi a scrivere in pagina di discussiine della voce e vediamo.

Barnard si lascia placare per il momento, anche se insiste con le rimostranze

sinceramente permettere a un chiunque di darmi del "complottista" senza alcun riferimento enciclopedico non mi sembra serio per Wiki e non può rimanere lì in eterno.

Ignis si attiva sulla pagina di discussione della voce su Barnard. Per sapere che cosa succede su quella pagina per fortuna non dobbiamo affidarci alla mia memoria difettosa (col mio gusto per un editing discreto e a basso contenuto conflittuale, mi ero già precipitato sulla voce su Barnard, che avevo iniziato a editare): grazie a questa versione salvata su Internet Archive possiamo vedere che Ignis apre una discussione per la rimozione del template:E, Windino si dice d'accordo, ma Kirk, il più furiosamente cancellazionista degli admin, non ci sta e manda una notifica a Bramfab (lo "pinga"), il quale difende il suo template a spada tratta ("Rispetto a quando ho messo l'avviso E di sostanza enciclopedica non è stato aggiunta nulla nella voce"), accettando solo di temperare alcune espressioni più aspre nel modo che ho descritto. Anche l'admin TrinacrianGolem si unisce alla discussione per spiegare che Bramfab non si è sbagliato: Barnard è davvero un complottista.

Kirk e Ignis si prendono a schiaffoni – la lite scoppia su quella talk e prosegue nelle pagine discussione utente di Ignis e Kirk. Kirk rimprovera a Ignis di avere aperto una discussione sulla rimozione del sacro template senza pingare Bramfab: 

Io ho tolto a volte qualche avviso E, ma soprattutto se l'aveva messo un vecchio utente l'ho sempre avvisato e gli ho chiesto che ne pensava.

Dubito che Kirk abbia mai tolto un template:E in vita sua (in gioventù, forse) ma il punto è che il suo commento tradisce che ci sono utenti centrali, autorevoli, e utenti periferici privi di potere editoriale. Ignis glielo fa notare:

Ricercare in cronologia chi ha messo l'avviso lo ritengo una sorta di Bias come se il fatto che lo abbia messo un dato utente fosse in qualche modo importante. 

Ma Kirk proprio non vuole capire, insiste: il template:E "l'ha messo un altro admin solo 2-3 mesi fa, non il primo che passa".

Nel frattempo prosegue la discussione sul template della discordia, nella quale il sottoscritto azzarda una proposta: perché non aprire una procedura di cancellazione? Così vediamo se Barnard è enciclopedico o no e ci togliamo il template di dosso. Cade nel vuoto: la voce verrebbe senz'altro mantenuta. Propongo allora di inserire nella voce il contenuto che sta a cuore a Bramfab, TrinacrianGolem e Kirk, e che sicuramente non dispiace a Ignis: Barnard è stato accusato di essere un complottista. C'era qualche fonte su questo, soprattutto con riguardo alle sue teorie sulle origini del Covid-19 (ipotesi della fuga da laboratorio), ad esempio Open e Agenda digitale, mentre il quotidiano conservatore Washington Times aveva elogiato il suo lavoro sul tema. Pertanto, con il consenso degli utenti, si sarebbe potuto rimuovere il template:E e aggiungere alla voce qualche informazione e fonte in più. La proposta suscita un po' di interesse, ma è chiaro che il template:E deve rimanere: nessuno vuole ammettere che il template è lì per veicolare contenuti, cioè per fare una pernacchia. Infine apro una discussione su template:E e reputazione, citando in apertura la motivazione di Bramfab:

motivando l’apposizione del template:E, qualsiasi utente ha la facoltà di scrivere cose potenzialmente sgradevoli (anzi, normalmente sgradevoli) sull’oggetto della voce, e può farlo in una posizione di grande visibilità – la motivazione infatti appare in cima alla pagina, ed è quindi la prima cosa che si legge. Se il contenuto della voce è una persona, un’azienda, un’associazione, ecc., ciò può essere molto offensivo e dannoso

La lunga discussione, che certamente non mi fa amare da Bramfab e da altri, non produce un consenso sulla mia proposta di rinunciare alla motivazione del template:E o di spostarla nella pagina di discussione della voce. 

Il risultato di queste manovre è prevedibile, se non previsto e voluto: il 25 marzo 2022 arrivano le minacce legali di Barnard, postate sulla pagina discussione utente di Ignis con titolo di sezione "Diffamazione" e non più leggibili. L'utenza di Barnard viene bloccata a infinito da Rojelio e la voce viene cancellata in immediata da Ruthven per C4 perché "palesemente non enciclopedica". 

La motivazione è sostanzialmente falsa, come ammette lo stesso Ruthven con un utente periferico (non admin) che un paio di mesi dopo viene a chiedergli conto di quella cancellazione a prima vista incomprensibile. La vera ragione sono le minacce legali:

Non posso entrare nei dettagli, ma il succo è che non possiamo ospitare una voce su Paolo Barnard per motivi legali. Una cancellazione in C4 era il modo più semplice di levare di torno contenuti problematici [...] una cancellazione in immediata [...] è prerogativa degli amministratori, che sono comunque utenti in cui tutta la comunità ha fiducia, visto che li ha eletti, e quindi la loro valutazione non pone problemi

Ruthven ha ragione, gli amministratori sono utenti in cui tutta la comunità ha fiducia, o quantomeno in cui hanno fiducia gli utenti che osano ancora partecipare alle discussioni comunitarie e al rito plebiscitario della riconferma annuale una decina di utenze, quasi sempre le stesse, che mettono un +1 o commentano con un "bravo!", "continua così!", "è un bel Direttore". Ma è una fiducia ben riposta? Prima la comunità aveva votato per il mantenimento della voce, poi l'admin Bramfab, spalleggiato da Kirk e TrinacrianGolem, si era messo a sputtanarla con un template denigratorio, tirandosi addosso le minacce legali del biografato nonostante gli sforzi di Ignis e del sottoscritto; finalmente gli amministratori sono riusciti a cancellare la voce in immediata, evitando di aprire una discussione comunitaria su come gestire la patata bollente, oscurando i diff ed evitando persino di inserire la voce nell'elenco della vergogna

Si è trattato della cancellazione immediata più lenta della storia del mondo, frutto avvelenato della motivazione del template:E e dello strapotere editoriale degli admin. Cancellazione immediata lentissima, di cui ogni traccia è oscurata, sicché senza questo blog di essa non si saprebbe niente. Hanno oscurato i diff per proteggere la reputazione di Barnard? Suvvia... L'hanno fatto per aiutare Bramfab, stretto nella morsa della legge? Chissà. Ma io, che sono cattivo e complottista quasi quanto Barnard, penso invece che li abbiano oscurati affinché i wikipediani non vedessero le porcate che sono state fatte su quella voce, sino a distruggere centinaia di ore di wikilavoro, dal 2009 in poi, contro il consenso della comunità. Occhio non vede, cuore non duole.

Commenti

  1. Sicuro di tutta questa malafede? Lo dice uno che in questo 2023 metterebbe un bel -2 a tutti gli admin che hai nominato, ma secondo me era proprio per sensibilità nei confronti sia di Bernard che di Bramfab

    Il povero Ruthven si è trovato in difficoltà, proviamo qualche volta a metterci anche nei suoi panni

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    1. Non c'era nulla di diffamatorio su quella voce a parte il template di Bramfab. Sei preoccupato dalle minacce legali e vuoi proteggere Barnard e Bramfab? Cancelli il template, non la voce.

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    2. Hm… no. Se una voce è oggetto di minacce legali, si oscura e si protegge. Non è la prima volta che succede. Poi potremmo discutere all’infinito se le minacce legali siano state provocate o spontanee, ma il dato di fatto non opinabile è che sia prassi comune oscurare utenze e voci coinvolte in minacce legali.

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    3. Sono d'accordo con l'ultimo commento, le minacce legali sono un rischio per l'enciclopedia. Fosse anche la voce su Putin, sarebbe da cancellare immediatamente qualora ci fosse un attacco del genere

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    4. Io invece non sono d'accordo. Se le minacce legali sono fondate, allora la prima e forse unica cosa da fare è correggere i contenuti della voce, che non sono neutrali e conformi alle linee guida. Se invece le minacce sono pretestuose, allora le si restituisce al mittente: non si può permettere che siano gli avvocati a decidere che cosa viene pubblicato su Wikipedia. La difesa dell'autonomia del progetto passa anche anzi soprattutto da questo: resistere alle pressioni che vengono da chi ha i soldi, il tempo e il potere per pagarsi un avvocato e cercare di condizionare e intimidire la comunità. Sulla Wikipedia inglese non si comportano mica così. Quel Template:Avvisobloccominaccia non sanno nemmeno che cos'è, e infatti siamo l'unico progetto ad averlo. Gli editor inglesi erano allibiti della voce su Orsini "oscurata" - non avevano mai visto una cosa del genere.

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    5. In realtà lo deciderebbero i giudici, non gli avvocati, o sbaglio? Che poi non è neanche detto che un editor - nella sua vita reale - non abbia i soldi per pagarsi a sua volta un avvocato difensore o non sia una persona che ricopra ruoli importanti nelle istituzioni (io no, altri non so). Ma ciò non dovrebbe comunque essere la giustificazione per scoraggiarli minacciando di far decidere allo Stato cosa ci debba essere su Wikipedia, salvo la rimozione di cose gravi

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  2. @ Wiki per tutti: il "povero Ruthven" ??
    non me ne volere, ma di Ruthven si può dire tutto tranne che ci si debba mettere nei suoi panni.
    è un cancellatore seriale.
    basta andare a dare un'occhiata ai suoi contributi e si contano più cancellazioni che aggiunte.
    a mio parere, ha trovato un'altra voce "vittima" e l'ha cancellata, per poter aggiungere un'altra tacca sul suo "fucile"

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    1. Io sono uno dei primi ad essere pieno di richiami anche molyo severi da parte di Ruthven, mi ha anche pluribloccato. Ma non per questo vedo cattiva ogni cosa che faccia

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  3. Wiki per tutti, ma Ruthven non è proprio l'admin che voleva sporgere denuncia nei tuoi confronti ?

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    1. Così mi parve di capire da un commento, poi posso pure aver capito male (non giudico fino a che non so). Ma questo non significa che lui debba essere il mio nemico o che debba parlare di lui solo male. Anzi, diverse volte prima che venissi invitato ha fatto di tutto per aiutarmi

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    2. Correggo *invitato con *infinitato

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    3. Ti suggerisco la lettura di una bella pagina wiki, "Sindrome di Stoccolma"

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    4. Fatto, grazie. Ma sono certo che nessun admin voleva farmi soffrire. Sono stati semplicemente paragonabili a dei genitori o dei professori severi, hanno fatto tanto per il mio bene (leggi la riconferma di Phyrexian in cui il riconfermato stesso lo diceva)

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  4. Tieni presente le riconferme sono un palcoscenico, non necessariamente viene scritto quello che si pensa.

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    1. Però io sono abbastanza d'accordo con Wiki per tutti su questo: non è che gli admin di Wikipedia siano "cattivi", dei sadici malvagi che vogliono torturare gli utenti e distruggere le voci. Io non ho idea di quali riflessioni si sia fatto Ruthven nella sua testa, ma per spiegare la cancellazione immediata non ho bisogno di immaginare che "ah! finalmente distruggo la voce su Barnard!" sia stata tra queste. E' più probabile che si sia detto "Questa voce è fonte di rogne, prima ce la togliamo di dosso, meglio è per tutti". Lo chiamano buon senso, quinto pilastro , ecc. Secondo me è un modo di calpestare il consenso e di danneggiare l'enciclopedia, privandola di contenuti del tutto legittimi, ma non credo che sia "cattiveria" ciò che lo spiega, se mai mancanza di professionalità, cialtroneria, opportunismo.

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    2. mi dispiace essere in disaccordo con te, Gitz, ma credo che alcune persone traggano piacere proprio e specialmente nella cancellazione di voci e/o contributi. E' il piacere di poter decidere della "vita o della morte" (in questo caso morte) di qualcosa creato da altri.

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    3. E' possibile. Anzi, formulato in termini così generici ("alcune persone"), credo che sia certo: ci sono alcuni utenti il cui comportamento per me è spiegabile solo in termini di sadismo oppure di una enorme, irrimediabile stupidità. Comunque sia, sono un danno. Ma non ho ragione di pensare che fosse questo il caso di Ruthven con Barnard. Secondo me qui un'interpretazione più caritatevole, del tipo "togliamoci (noi amministratori) una grana di dosso", ci acchiappa. E' comunque un atteggiamento molto negligente e discutibile: invece di proteggere il wikilavoro di decine di utenze che negli anni hanno scritto e riscritto quella voce, si cancella tutto per il bene della tranquillità di Bramfab, Kirk, Ignis, Gitz, ecc., cioè delle 3 o 4 utenze in quel momento attive sulla voce, potenzialmente bersaglio di una azione legale del biografato. Non è così che si difende l'autonomia del progetto.

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    4. Concordo sulla vicenda Barnard. Per quanto riguarda Wiki per Tutti, verosimilmente ciò che segue a centocinquanta sockpuppet è retorica. La "cattiveria" si potrebbe manifestare in altri modi, tipo facendo uscire dei sock di un decennio prima.

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    5. @Alfa guarda che ad un admin non porta alcun vantaggio cancellare. Anzi, quando lo fanno mettono in conto che più persone potrebbero arrivare a lamentarsi. Al massimo si può provare piacere quando ci si ritrova a cancellare una voce che non piaceva (e non è neanche detto), ma mica significa che lo si faccia per questo motivo. Stesso discorso quando si blocca un utente o si protegge una voce, ma ti posso dire che nella maggior parte dei casi nessun admin è contento di intervenire con i tastini... come nessun burocrate è contento di togliere il flag di autoverificato, mover o rollbacker
      @Anonimo "ciò che segue a 150 sockpuppet è retorica"? Cioè? Quanto a quello che scrivi "non sempre nelle riconferme si dice quello che si pensa", stai dicendo che dubiti del pensiero (veramente) affettuoso che mi ha rivolto un admin? E se al posto di Phyrexian ci fosse stato un utente "contro il sistema" come noi che avresti detto?

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    6. @wiki per tutti: non parlo di un vantaggio pratico. Va da sè che in caso di cancellazioni i vari utenti interessati vengano a chiedere lumi. Ma, lasciando da parte la possibilità di non rispondere a questi utenti (già successo...), il punto è che la decisione ormai è stata presa e quindi il povero utente deve remare contro-corrente per almeno tentare di vedersi ripristinata la cancellazione (cosa che dubito poi accada).
      Ed ecco che quindi la "soddisfazione" che qualcuno può provare dopo aver comminati una cancellazione (per molti versi insindacabile) si traduce nel "vantaggio" di essere admin.

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    7. Non è detto che essere admin sia una "soddisfazione", a volte è tutt'altro, guarda cosa disse uno di quelli che ho visto più attivo nell'uso dei tastini

      https://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:Diff/123793634

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    8. Perdona nuovamente il mio dissenso.
      Ho letto ciò che ha scritto SuperSpritz, ma non credo nemmeno ad una parola.
      L'incipit è meraviglioso: "utenti come altri"; il prosiego pure: "come utente tu sei tutto meno che esperto".

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    9. Aveva detto solamente la verità

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    10. Anche se non mi è piaciuto che mi chiedesse di astenermi, troppo facile

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    11. E comunque mi chiese scusa privatamente

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  5. itawikinostra24/10/23 18:47

    Secondo me lo scopo non è affatto la "tranquillità" degli admin, altrimenti non perderebbero tempo in discussioni talvolta chilometriche. Lo scopo, laddove possibile, è il sabotaggio intenzionale e sistematico delle BLP di certi personaggi, in particolare quelli critici nei confronti di alcuni aspetti del potere costituito, in modo che gli unici esiti possibili siano due: denigrazione (pagina inchiodata in uno stato dispregiativo e chi si azzarda a toccarla viene bloccato) o damnatio memoriae (cancellazione od oscuramento della pagina). L'importante è che gli utenti non ricevano informazioni enciclopediche neutre su questi personaggi e con esse la sensazione che quanto costoro sostengono sia anche solo degno di essere considerato. Stesso identico sistema con Orsini, la cui pagina stravolta ad hoc da due admin, uno dei quali già citato anche in questo post, era troppo grottesca per essere tollerata, quindi era stata scritta in quel modo apposta perché l'esito fosse uno di quei due: e infatti hanno avuto luogo entrambi. Ho già comprato un baule di popcorn per vedere gli esiti con la pagina della Basile.
    Insomma i prima mobilia di questi figuri sono la censura e la manipolazione: ovvio che questi due nobili ideali vadano quasi sempre a braccetto con un certo sadismo.

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    1. Beh, se vuoi esplorare questa interpretazione politica delle cancellazioni, che indubbiamente ha dalla sua ben più che un grano di verità, si deve aggiungere anche le recente cancellazione immediata della voce su Byoblu: un paio di discussioni (non sono le uniche) qui e qui, e un articolo di Byoblu qui.

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    2. Scusate se sembro bacchettone, vi ringrazio per sopportarmi, ma in base a cosa pensate che vi siano "cancellazioni politiche"? Perché io non ho visto nessun admin giudicare Byoblu o Elena Basile, mentre le opinioni politiche di Aranzulla non credo si sappiano

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    3. itawikinostra24/10/23 22:05

      @Gitz: grazie per le dritte, mi aiuteranno a completare la bozza su Byoblu.

      @wikipertutti: basta seguire le discussioni e gli argomenti fantoccio usati dagli admin per capire che non può essere un caso. Nel caso di Orsini e della Basile c'è chiaramente un POV politico non neutrale, Byoblu è più sottile ma stessa zuppa.

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    4. E questo pov politico quale sarebbe? Perché Basile mi sembra più di sinistra che di destra (tanto che Porro le ha dedicato un articolo dandole del "solito disco rotto di sinistra "), mentre Byoblu non mi sembra della stessa posizione ma posso sbagliarmi.
      Orsini è di sinistra, lo ha detto, ma conosco persone di destra a cui piace.
      E l'istinto rivoluzionario che vedo nelle persone che state accusando mi fa dubitare fortemente che agiscano secondo opinioni politiche, né filo Meloni né filo Schlein né filo Conte né filo Biden né filo Netanyahu né filo Russia o filo Palestina né nient'altro. Poi non ho mai visto un admin fare "favori" o "sfavori" al vero potere, non capisco proprio in base a quali interventi nelle discussioni si citi il "potere costituito". A meno che non sia il "potere tecnico" delle funzioni aggiuntive, ma solo tecnico e nulla di politico

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    5. @itawikinostra sulla vicenda Byoblu c'è anche questo diff

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    6. È innegabile che ci siano utenti, admin e non, con delle idee politiche molto marcate, con tutto quello che ne consegue (il caso di Hypergio è solo l'ultimo), ma a mio avviso il problema vero trascende le opinioni politiche: non credo nell'esistenza di una "cricca" su Wikipedia, credo piuttosto nell'esistenza di rapporti di amicizia tra utenti, admin e non, che inevitabilmente si riflettono nelle dinamiche interne, sia per quanto riguarda i contenuti delle voci che i rapporti tra utenti stessi.

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    7. Questo lo credo pure io.

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  6. Vi informo con un po' di orgoglio che ieri questo post ha avuto più di 200 visite (a oggi, 289 in totale) e il blog ne ha avute 544: record assoluto, a parte il picco provocato il 7 settembre dalla condivisione su Facebook di un mio post da parte di Marco Camisani Calzolari (641 visite). Purtroppo nessuno usa Facebook per condividere i post di questo blog, e non stupisce: sono rivolti ai wikipediani e non hanno interesse generale. Io stesso avrei scrupoli a rifilarne la lettura ai miei "amici". Bisogna però trovare un modo per raggiungere i lettori naturali di questo blog, gli editors di Wikipedia, cosicché siano quantomeno informati della sua esistenza. Se qualcuno di voi ha un'idea su come raggiungere questo obiettivo, che non implichi spamming e il rischio di finire in una qualche black list, me lo faccia sapere, per favore, anche scrivendomi in privato.

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    1. Tranquillo, non sei il solo con questo problema. Anche da me qualche centinaio di visualizzazioni è un record. E a te, Wikinostra, come va?
      Non si sono più rivisti i successi raggiunti dalle Perle, forse allora questo tipo di blog interessava più persone?

      Potremmo tentare di farci aiutare da giornalisti o da altri professionisti che possano interessarsi a Wikipedia, anche se - dopo il caso di Orsini e ciò che ne è conseguito - non so quanto ci convenga esporci ad una visibilità così alta (e vorrei evitare anche di esporre le persone dei wikipediani a certi rischi)

      Un altro modo può essere creare un canale YouTube, una pagina Facebook, una pagina Instagram, un profilo X, dei video su TikTok (ovviamente senza facce e voci), usare Pinterest o anche altri social. Anche aprire topic sui forum adatti

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    2. bene Gitz, sono contento per te e il tuo blog!
      idee per aumentarne la platea? beh, se con Facebook hai avuto un buon successo, procedi ancora così. Pubblicare i proprio articoli sulla propria pagina non vedo che male possa fare ai propri contatti.
      Per di più Facebook, a differenza di Instagram, X o TikTok, è un canale più informativo e per una generazione con un'età più vicina a quella degli admin di Wiki (i social li usano i ragazzini...).
      I link che metti nei tuoi articoli sono importanti per il ranking di Google.

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    3. grazie, sì, inserire link è importante. Quanto a Facebook, mi sembra troppo generico - ai miei amici di Wikipedia non importa nulla e quindi nessuno o quasi condividerà - e inoltre rivela la mia identità personale. Sarebbe bello raggiungere gli iscritti al gruppo Facebook "Wikipedia in italiano", ma a parte il fatto che mi hanno bannato, per cui non posso nemmeno vedere chi fa parte di quel gruppo, l'esperienza recente suggerisce che, se qualcuno s'azzarda a condividere un link di Wikipedate con loro, lo bannano subito e mettono il sito in un elenco di spamming: quindi è una strada da evitare accuratamente! La mia migliore chance è che Orsini o qualche altro "influencer" condivida un link, generando abbastanza rumore da raggiungere qualche dozzina in più di wikipediani. Altro non mi viene in mente.

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    4. Crea una nuovo gruppo / nuova pagina su Facebook con il titolo "Wikipedate" e pubblica da lì (mi sembra che così l'anonimato rimanga, o sbaglio?)

      per Orsini (anche se non lo stimo affatto...) prova a twittare (come si dice adesso che si chiama X... ? boh) pingandolo...

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    5. @itawikinostra25/10/23 18:12

      @wikipertutti:
      Per ora il mio blog è abbastanza un fiasco, ho avuto pochissime sottoscrizioni, le visualizzazioni vanno meglio ma vi do poca importanza, per me sarebbe importante un dibattito, invece non commenta praticamente nessuno, al contrario di quanto avviene in questo blog.
      Per quanto riguarda il discorso politico, perdonami ma le categorie sinistra-destra mi sembrano un po' ingenue, soprattutto perché da decenni il termine sinistra è diventato frutto di un enorme equivoco. Io parlerei di globalismo-euroatlantista che permea tutta wikipedia in italiano ma non solo: chi osa opporsi (Blondet, Barnard, Byoblu, Orsini, Basile, in parte lo stesso Vannacci, addirittura il Pulitzer Hersh spacciato per complottista da Open sono i primi che mi vengono in mente) anche blandamente a un qualsiasi tema di questa corrente di pensiero (soprattutto il supporto incondizionato e acritico alla geopolitica a guida Nato) viene sottoposto a un tiro incrociato e denigrato od oscurato. Questo mi sembra un fatto difficilmente negabile.

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    6. @Gitz ma guarda che secondo me ci sono un sacco di wikipediani che hanno letto questo post...io noto che sul mio blog alcuni hanno più visualizzazioni di altri e - dato che i wikipediani lo conoscono - penso proprio che ci siano anche loro a leggere quelli in cui c'è un incremento di visualizzazioni
      @wikinostta mi dispiace, spero che in qualche modo si riescsno a reclutare commenti, magari stesso avendolo detto qui. Quanto al "fatto difficilmente negabile" ho capito che ti riferisci al potere in generale, ma credo che sbagli. Nella mia città molta gente aveva paura di mettersi contro il figlio di un direttore di Biblioteca nazionale, mentre su Wikipedia leggo anche cose che non penso proprio siano favorevoli al potere. Ad esempio, ci sono molte voci su celebrità che vi si oppongono e non sono scritte affatto com'era scritta quella su Orsini. Poi, che piaccia o meno, non tutte le fonti possono essere affidabili alla stessa maniera (e non per le opinioni)

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    7. @Alfa. Ho creato un profilo FB Wikipedate che è stato bloccato perché (io immagino) il nome è troppo simile a Wikipedia. Ho anche creato un profilo Gitz: https://www.facebook.com/Gitz6666. Vi invito a chiedermi l’amicizia e, se lo volete, a condividere i post che vi sembrano più interessanti.
      @itawikinostra. Ho intenzione prima o poi di scrivere qualche post su WP e la politica (ho già buttato giù qualche appunto). Sul filo-atlantismo di it.wiki, io direi quanto segue.
      1) E’ un fatto che en.wiki è molto più filo-atlantica di it.wiki. Ciò è naturale: le due comunità riflettono grossomodo la cultura politica di riferimento, italiana per it.wiki, anglosassone/globale per en.wiki.
      2) Il filo-atlantismo è anche un prodotto della policy sulle fonti attendibili. Wikipedia è tenuta a essere espressione del mainstream. Se cerchi il pensiero critico su Wikipedia, campa cavallo. Non è la sua funzione. Oggi la gran parte delle fonti attendibili in Italia e soprattutto in USA-UK è filoatlantica.
      3) Su Wikipedia ci sono e ci saranno sempre i POV pusher. Non è nemmeno un male che ci siano. Certo, sarebbe meglio se ce ne fossero dei due lati dell’argomento, ma in virtù dei punti uno e due qui sopra, è inevitabile che la maggioranza dei POV-pusher su it.wiki e soprattutto su en.wiki siano filo-atlantici.
      Mia conclusione. Ciò che è peculiare e secondo me criticabile di it.wiki non è il filo-atlantismo, che è reale ma tutto sommato in linea con il mainstream, bensì il cancellazionismo, l’antirecentismo, il potere editoriale degli admin esercitato in funzione della chiusura del progetto (“fortino assediato”). Sono loro ad uccidere il progetto. Su en.wiki le voci su Orsini, Basile, Byoblu, ecc., te le fanno scrivere, eccome. Prima o poi arriva qualche utente che inserisce, fonti alla mano, che sono putiniani, filo-russi, distributori di fake news, ecc., così da riflettere il discorso mediatico mainstream. Su it.wiki, invece, questa cosa è considerata anti-enciclopedica e forse proprio per evitare che WP funzioni come la grancassa del mainstream (mia ipotesi) si è presto consolidato un orientamento cancellazionista e antirecentista che – nota bene – è portato avanti anche e soprattutto da utenti, come Vito, che non sono certo lì per sventolare la bandiera a stelle e strisce. Quindi secondo me se uno interpreta le vicende di WP in termini di sinistra/destra, o anti/filo-atlantismo, o laicismo/cattolicesimo, qualcosa capisce, ma non molto. Ciò che è peculiare di quel progetto non è il suo orientamento politico, ma la sua chiusura.

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    8. itawikinostra25/10/23 23:37

      @Gitz
      Intanto mi conforta che non sia il solo a riscontrare uno scontato forte filoatlantismo (cui aggiungerei il globalismo, foriero di ulteriori visioni polarizzatrici e divisive che a loro volta vanno per la maggiore), però allora cade per definizione il pilastro della neutralità! Quindi non posso concordare sul fatto che non sia un problema: lo diventa perché chi vi si oppone anche un minimo viene denigrato. Basile, Barnard, Orsini ecc. su en.wiki li scrivi perché fuori dai confini sono praticamente sconosciuti; ogni x.wiki ha i suoi bersagli da diffamare laddove siano noti nelle rispettive aree linguistiche. Orsini non l'avevano cancellato finché non è ricorso a vie legali: quindi a mio avviso non c'entra tanto il cancellazionismo fine a sé stesso quanto la censura di informazioni neutrali per raggiungere la quale il cancellazionismo è solo un possibile mezzo, forse preferito perché il più "economico".
      L'altro problema è quello delle fonti: soprattutto quelle giornalistiche un tempo affidabili per antonomasia sono diventate becera e stucchevole grancassa manichea e manipolatrice, e questo si riflette nelle voci. Certo senza una riflessione critica sulle fonti andrà sempre peggio.
      Ma di preciso dove sono le policy che suggeriscomo di considerare affidabili le fonti filoatlantiste?

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    9. "Neutralità" su Wikipedia non significa equidistanza - ad esempio, equidistanza tra NATO e Russia, o anche solo equidistanza tra filoatlantismo e critica alle politiche della NATO. "Neutralità" significa dar conto di tutti i punti di vista significativi riportati dalle fonti attendibili, in misura proporzionata all'importanza che è loro attribuita dalle fonti attendibili. Quali sono le fonti attendibili? Se en.wiki hanno un sistema consolidato di discussione comunitaria sulle fonti, incentrato su WP:RSN e i cui risultati sono consultabili su WP:RSP. Sulla Wikipedia italiana direi che si va più a naso ma, in generale, i quotidiani con una redazione di giornalisti professionisti sono accettati come fonti attendibili. I quotidiani in Italia spesso ma non sempre sono filo-NATO. E infatti su it.wiki punti di vista non filoatlantici sono presenti, molto più che su en.wiki – basta guardare la voce sull’invasione dell’Ucraina – sebbene (direi) non prevalenti.
      P.S.
      come ti ho scritto, proporrei di trasferire questa discussione altrove, che ne dici?

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    10. itawikinostra26/10/23 10:32

      Per me va bene, anche se si tratta di un tema molto scivoloso. Per dirne una: per me ad esempio molto spesso fino a prova contraria la stampa "con una redazione di giornalisti professionisti" è diventata fonte non affidabile, a volte roba da cappello di stagnola. Ricordo delle perle incredibili: Rai1 che spiega in prima serata "sulla scalinata Potëmkin Odessa si ribellò ai bolscevichi"; Formigli e Mentana che spacciano filmati di videogiochi per riprese live; il recente articolo di Open che già nel titolo entra a gamba tesa denigrando la Basile come "mai stata ambasciatrice" senza spiegare il discorso della funzione. E mille altri esempi.

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    11. @Gitz dato hai scritto "proporrei di trasferire questa discussione altrove, che ne dici?", perchè non apri un piccolo forum, con solo un paio di canali, per eventuali discussioni più o meno OT ?

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    12. Mi piacerebbe molto farlo e penso che sia un'ottima idea. L'unico problema è che io sono un semi-alfabeta informatico e tutte queste operazioni per me sono difficili e richiedono tantissimo tempo. Già aprire un blog è stata un'impresa notevole. Se potessi creare una sezione "Forum" (come ci sono "Novità" e "Bibliografia") in cui ospitare un forum con vari threads, alcuni dei quali siano la discussione dei post, altri che siano discussioni da chiunque iniziate (o iniziate dagli indirizzi email che si sono iscritti al sito) sarebbe eccellente. Per esempio Wikipediocracy ha una sezione forum molto bella: sarebbe possibile avere qualcosa del genere anche qui? Trasferendo la discussione sui post nel Forum?

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    13. Mi sono già espresso, ma ripeto che, secondo me, sarebbe una bella cosa.

      Forse questo link ti può aiutare.
      https://it.websitetoolbox.com/blog/incorporare-un-forum-nel-tuo-sito-web-blogger-639

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    14. Quoto completamente qui sopra. Non sono di nessuna parte politica, ma sulla propaganda di certa destra farei esattamente la stessa descrizione. Stesso discorso per quella negazionista, no vax, no mask, antiucraina, antisraeliana, oppure quella clericale su casi come quello di Elisa Claps e le autoassoluzioni della Chiesa in cui era nascosta per 17 anni, oppure gli anti-sciopero, anti-risparmio energetico, negazionisti e così via. Però attenzione a fare distinzione culturale usando destra e sinistra, conosco degli intellettuali di entrambe (o anche di centro) e delle persone che - con tutto il rispetto e senza alcun intento discriminatorio - so avere carenze culturali (ed anche tra queste ci sono persone con diversi orientamenti politici)

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  7. https://wikipertutti.blogspot.com/2023/10/brian-molko.html anche questo meriterebbe un post approfondito

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