Che genere di enciclopedia? Maschile (Parte 7: Grant per WikiDonne Roadmap)

 

 

Admin della Wikipedia italiana intervengono su Meta

(Prosegue dalla sesta parte)

6.2. WikiDonne Roadmap

Dopo la discussione al Bar sul blocco di Bologna, il destino di Camelia è segnato: di fatto, si è svolta in quell'occasione una "segnalazione di utente problematico" (UP) che sarà formalmente celebrata meno di due mesi dopo. Non prima, però, di un altro deprecabile episodio di questo lento supplizio: la discussione su Meta (meta.wikimedia.org, piattaforma di coordinamento dei progetti della Wikimedia Foundation) per la concessione di un finanziamento (grant) a WikiDonne per il progetto WikiDonne Roadmap. La discussione si svolge in contemporanea a quella sul blocco di Bologna, dal 12 novembre in poi, e in senso tecnico-wikipediano può essere descritta solo come una WP:BASTARDATA.

Alla WikiDonne Roadmap partecipavano, oltre a Camelia, una dozzina di utenti, tra cui un paio di admin (Marcok e Lepido), alcuni vecchi utenti (Blackcat, Ettorre, Kaspo), gli utenti di WikiDonne (Beatrice, Geoide, Alexmar983) e utenti più giovani, incluso Ferdi2005. La richiesta di 16.400 avrebbero dovuto coprire le spese per editathon, campagne di informazione e altre iniziative. A ottobre il progetto aveva raccolto il sostegno di una quarantina di utenti, per lo più esterni alla Wikipedia italiana, felici che qualcuno contribuisse alla riduzione del gender gap.

Prima della decisione finale della WMF, gli utenti potevano fare domande e osservazioni.  Ilario (admin dal 2005) era intervenuto con commenti utili, per noi interessanti. Il 27 ottobre aveva menzionato un "recente problema con la comunità italiana a proposito di un editathon [quello di Art + Feminism 2017 a Milano]" e nei giorni seguenti aveva consigliato di sottoporre alla comunità liste di biografie da creare prima dell'organizzazione degli eventi (traduco dall'inglese questo e i commenti che seguono). In quel fatidico 12 novembre, solo poche ora prima che Camelia aprisse la discussione al Bar sul blocco di Bologna, Ilario aveva suggerito di 

avere qualche admin in più nel progetto come collegamento con gli altri admin per operare in modo rapido ed efficiente e proteggere la vostra comunità di volontari. 

Aveva ragione: il principale problema di WikiDonne, come sappiamo, era l'isolamento dalla comunità degli utenti centrali, segnatamente gli admin. 

Ma il 12 novembre interviene anche Civvì, sollecitata a farlo dal post su Facebook di Camelia, e tono e contenuti sono del tutto diversi:

Una delle mie preoccupazioni riguardo all'intero progetto (ne ho più di una) è il deplorevole abuso dei social media, generalmente utilizzati per scrivere commenti arrabbiati e sarcastici (twitter e fb) ogni volta che si verificano delle difficoltà, invece di cercare soluzioni e aiuto all'interno della comunità. Un episodio del genere è accaduto proprio ieri, mentre dovresti ricordare il tuo famoso/famigerato tweet del novembre 2016 che ha sollevato serie preoccupazioni nella comunità it.wiki (it:Discussioni_progetto:WikiDonne/Archivio1#Tweet). Dopo quell'episodio, molti utenti si sono rifiutati di avere a che fare con il progetto Wikidonne.

Si tratta di un commento durissimo, che interviene in un momento delicato della vita di WikiDonne – la richiesta di un finanziamento – descrivendo il tweet del 2016 e il post su Facebook del giorno prima come una situazione di molestie su social generalizzate e protratte nel tempo. Il commento prosegue informando che alcuni utenti coinvolti nella richiesta di finanziamento hanno subito blocchi sulla Wikipedia italiana, compresa Camelia che è stata bloccata per "repeated personal attacks"; io avrei tradotto la motivazione del blocco di due ore applicato da Bramfab, "Ennesimo simil attacco personale", come "repeated pseudo-personal attacks", che è più fedele all'originale e ne evidenzia l'assurdità (come sappiamo, Camelia non aveva insultato nessuno). E prosegue informando che lei, Civvì, è

un'utente anziana e una donna. Ho iniziato a occuparmi della questione del gender gap ben prima che diventasse un tema alla moda (trendy) [...]. E giusto per prevenire qualsiasi sospetto o accusa di "maschilismo" all'interno della comunità di it.wiki, nei miei 14 anni di contribuzione non ho mai, MAI dovuto sopportare alcun tipo di scherzo o commento lontanamente offensivo. Davvero non vorrei leggere la parola "discriminazione", perché non significa niente in questo contesto. Non sarei diventata burocrate se ci fosse discriminazione. 

Il ragionamento è fallace: Civvì può diventare burocrate sulla Wikipedia italiana come Indira Gandhi e Benazir Bhutto possono diventare prime ministre in India e Pakistan senza che ciò dimostri nulla di conclusivo circa l'(in)esistenza di discriminazioni basate sul genere in quei contesti. Ma il senso del suo intervento è chiaro: Civvì non condivide o non ritiene significativo quell'obiettivo della WikiDonne roadmap che consiste nell'affrontare il gender gap non solo in relazione ai contenuti dell'enciclopedia, ma anche in relazione alla composizione della comunità editoriale. Su Wikipedia il sesso non conta e non deve contare niente – questa, come vedremo meglio più avanti, è la proposizione fondamentale su cui converge l'opposizione a WikiDonne.

Infine, senza alcun senso del ridicolo, Civvì chiede a Camelia in che modo intenda soddisfare le friendly space expectations cui è condizionata l'attribuzione del grant – come se l'"ambiente ospitale per discussioni focalizzate, cui gli utenti partecipano in modo rispettoso" fosse messo in pericolo dagli editathon di WikiDonne, anziché dalla battaglia che Civvì e altri utenti centrali hanno ingaggiato contro Camelia e quel wikiprogetto

A Camelia che si difende spiegando che sulla Wikipedia italiana sembra esserci 

una sorta di processo a questo progetto accusato di attivismo/femminismo. Sì, penso che la comunità italiana abbia così tanta paura dell'anarchia e della pressione esterna che si richiude completamente su sé stessa

Civvì replica che si tratta di 

accuse davvero spiacevoli e antipatiche contro tutta la comunità di it.wiki. Quella stessa comunità che pazientemente continua a chiedere a te e ai membri del tuo progetto di lavorare, agire e comportarsi secondo le regole, le linee guida, le procedure e i codici di condotta della comunità. Leggere che, a quanto pare, un riconoscimento internazionale è più importante per te e il tuo progetto che cercare di lavorare con la comunità it.wiki mi rende davvero triste.

Questi scambi con Civvì sono l'inizio di una gragnola. Nei giorni successivi, dal 14 al 21 novembre 2017, quindi in contemporanea con la discussione di Bologna che si svolge dal 12 al 18 novembre, intervengono su Meta, nell'ordine, Sannita, Gianfranco, Phyrexian, Bramfab, Elwood, Ruthven, Superspritz ed Euphydryas. Bisogna dire chiaramente che questa circostanza non è normale: gli admin italiani intervengono su Meta occasionalmente, di solito in occasione dell'elezione degli steward o della loro riconferma o per seguire specifici progetti in cui sono coinvolti, ma questo livello di partecipazione e coordinamento suggerisce che gli admin italiani si siano coinvolti a vicenda, via email, al telefono o di persona, per proseguire su quel progetto esterno alla Wikipedia italiana la resa dei conti con Camelia e WikiDonne.

Non credo che ciò costituisca una violazione sanzionabile del divieto di "campagne elettorali". Certamente anche su Meta le campagne elettoriali sono vietate, ma i grants talk non sono una discussione comunitaria destinata a concludersi con un consenso: semplicemente, un funzionario della WMF raccoglie informazioni che lo aiuteranno a decidere sull'attribuzione del finanziamento. Ma sebbene non sia contrario al codice di condotta, il fatto che gli admin italiani si siano contattati l'un l'altro per portare su Meta i loro panni sporchi è indicativo del livello di conflitto ormai irrimediabile che si è sviluppato attorno al progetto WikiDonne. 

Il contenuto dei loro commenti è una conferma ulteriore. Per chi volesse soffrire con Camelia (e con me), una silloge include quanto segue, di cui stupisce la quantità di falsità, esagerazioni, insinuazioni e meschinità:

Ci ho pensato molto e ho deciso di sostenere le domande di Civvì. Nonostate sia un maschio bianco eterosessuale europeo, quindi un "nemico percepito del femminismo", riconosco che affrontare la disparità di genere dev'essere una delle priorità del nostro movimento [...]. Tuttavia, troppo spesso sono sorti problemi durante l'organizzazione e lo svolgimento degli eventi, sempre seguiti da accuse da parte di Camelia di ogni sorta di malefatte e mancanza di interesse e/o incomprensione degli obiettivi di questo progetto (o del gender gap stesso e della sua esistenza), se non addirittura accuse di "aperta ostilità" nei confronti di questo progetto [...] non esiste alcuna "aperta ostilità" nei confronti di questo progetto, né alcun tipo di incomprensione di quanto sia profondo e grave il problema del gender gap. (Sannita)

la mia modestissima opinione è che sarebbe molto più utile interrompere al più presto questi sproloqui (rants) su wiki e su Facebook e Twitter [...] siamo tutti qui per costruire un'enciclopedia libera e neutrale [...] Spero vivamente che siamo sinceramente d'accordo su questo punto [...] Lo siamo? (Gianfranco)

In realtà il tuo blocco di due ore deriva dai tuoi ripetuti commenti sgradevoli scritti qui, che ti sono stati esplicitamente indicati e spiegati, fatti dopo che eri già stata avvertita del tuo linguaggio poco amichevole che esulava dall'ordinario rispetto civile. Non c'entrava nulla con WikiDonne o altri progetti, ma con il risptto per i wikipediani e per le regole wikipediane. (Bramfab)

nonostante i nostri sforzi per aiutare il progetto a raggiungere almeno un minimo di qualità accettabile del lavoro e a migliorare i risultati, e l'elevata pazienza e tolleranza nei confronti di ripetuti errori, usi impropri e talvolta violazioni delle regole fondamentali [...], abbiamo anche subito attacchi all'esterno e persino all'interno del progetto, che alludono a una (inesistente) volontà di ostacolare l'attività del progetto legata al "maschilismo". (L736E/Superspritz

Sono completamente d'accordo con questa opinione. Euphydryas (utente di Wikipedia da 9 anni, admin, burocrate, rinominatore globale e... donna!!!) (Euphydryas)

Il più ostile e verboso è Phyrexian:

[Camelia ha] un fortissimo pregiudizio personale nei confronti della comunità locale e insinua che tutti i problemi (e ce ne sono stati molti, non pochi) con gli eventi passati organizzati da WikiDonne siano responsabilità della comunità [...] presentando la comunità stessa, o una parte di essa (come i suoi admin), come maschilista e ostile alle donne. E questo, a mio avviso, è palesemente falso. Al contrario, siamo arrivati al punto che le persone si sentono così a disagio nel criticare le attività legate a WikiDonne che dichiarano il proprio sesso ed etnia prima di parlare, per evitare tali accuse. Quindi si chiede una sovvenzione di 16.400 € per organizzare esattamente lo stesso tipo di eventi che si rivelano problematici sotto molti punti di vista [...] assemblando un team di 5 utenti in cui 4 di loro (incluso te) sono stati bloccati in quella comunità, a volte più di una volta (Phyrexian)

non mi sembra che tu abbia ancora l'esperienza necessaria per lavorare come organizzatrice di un progetto del genere [...] trovo regolarmente nei tuoi contributi problemi dovuti all'inesperienza, e mi ha sorpreso leggere che hai un'esperienza wikipediana così lunga [...] ho controllato e ho scoperto che la tua affermazione [relativa a dieci anni di esperienza wikipediana] non è "esattamente vera" [...]. Ho controllato le tue prime dieci voci e in tutte ho trovato problemi minori di vario tipo. [...] Quindi suggerirei gentilmente di fare un po' di autocritica, perché la natura stessa di Wikipedia è la collaborazione [...]. Quando la collaborazione con alcuni utenti continua a essere problematica, alla fine verrà interrotta [...]. Buona fortuna con il progetto e spero che i miei commenti siano stati utili, perché aiutare era il mio unico intento. (Phyrexian)

Insomma, siamo arrivati alle coltellate: un gruppo di admin con un enorme senso di proprietà sull'enciclopedia ha deciso che il conflitto con Camelia e WikiDonne non deve essere ricomposto. Su questa decisione il comportamento di Camelia non può incidere: la sua espulsione dal progetto è inevitabile. Si tratta solo di renderla accettabile agli altri utenti mediante uno "schema persistente di accuse false o non supportate la denigrazione sistematica di Camelia  e si tratta di trovare un pretesto per attuarla in modo appena appena credibile agli occhi della comunità. 

Ma gli admin ostili a Camelia e WikiDonne non riusciranno a trovare un pretesto del genere: il comportamento di Camelia resta, nonostante tutto, impeccabile, di gran lunga più professionale del loro. Il 16 novembre i revisori della WMF valutano positivamente il progetto, provocando le proteste di Bramfab, Superspritz, Euphydryas e Phyrexian, e il 19 dicembre la WMF concede un finanziamento di 13.375 €, che tuttavia dovrà essere quasi integralmente restituito pochi mesi dopo, a seguito della prima UP contro Camelia, conclusasi con un blocco di tre mesi. E infine si arriverà al redde rationem solo nel 2023, con la seconda incredibile UP, aperta e chiusa senza uno straccio di giustificazione.

(Prosegue nella ottava parte)

Commenti

  1. Ho l'impressione che ci siano anche una nona, una decina parte e così via. La vicenda è lunghissima: io stesso ho scritto vari post (all'epoca forse ero ancora arrabbiato per il mio blocco infinito e sono stato un pò duro con Camelia, ma ero e sono decisamente amareggiato per il modo in cui hanno accompagnato alla porta anche lei)

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  2. Itawikinostra26/5/24 09:45

    L'uno su mille ce la fa spacciato scientemente e pretestuosamente per riduzione generilizzata delle disuguaglianze è l'arrogante tratto tipico della gauche caviar, con la quale molti admin sembrerebbero condividere ben più di una affinità.

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  3. Avete letto il commento di Bramfab alla riconferma di Vituzzu ? A chi si rivolge quando parla di diversamente Wikipediani secondo voi ?

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    1. Ciao Sergio. Sul Forum s'è un po' parlato del commento di Bramfan, da qui in avanti. A chi si riferiva? Beh, forse si riferiva anche a me, ma penso che si riferisse soprattutto a utenti come HaeB (wikipediano su en.wiki e de.wiki dal 2003, editor del Signpost), che nella mancata riconferma da steward di Vito ha commentato l'incredibile sparata di Bramfab secondo cui io mi sarei reso responsabile di doxxing contro Hypergio dicendogli "That is a very strange response [...] I would like to assume that there is merely a language problem here, but on your user page you claim to have an "advanced knowledge of English"". Immagino che Bramfab si sia sentito umiliato da questo scambio.



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    2. (link al commento scatologico di Bramfab di cui sopra)

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    3. Un commento davvero scatologico 🤮🤮 A mio parere Vituzzu ha smesso di contribuire perché legge Wikipedate ed è d'accordo con il blog... Forse ha letto del doxxing a mezzo Wikipedia raccontato qui..

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    4. No, è semplicemente un gesto polemico per la mancata riconferma a steward. Vituzzu è uno di quegli amministratori del "tutto o niente", quindi se la comunità gli accorda fiducia la pretendono su tutta la linea, anche quando fanno azioni discutibili. Quando ciò non accade, mettono in atto gesti plateali di protesta e vittimismi teatrali (che di solito corrispondono a wikipause più o meno lunghe, talvolta condite da dichiarazioni polemiche) per "testare" la fiducia della comunità, la quale, puntualmente, accorre a confermargliela per paura di perderli, anche a fronte di comportamenti palesemente inappropriati. Così, rinfrancati dall'iniezione di fiducia appena ricevuta, aspettano giusto il tempo di far calmare le acque (spacciato come periodo di riflessione) e ricominciano, più forti di prima. Va detto che Vituzzu è in ottima compagnia, visto che la stessa cosa la fanno anche Gac (in wikipausa da febbraio per un revert di un suo blocco assurdo) e Actormusicus, il quale non molto tempo fa fece finta di essersi dimesso per un rimprovero ricevuto da un altro admin, dimissioni in realtà mai avvenute.

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    5. Vituzzu, Gac e Shivanarayana si sono presi (come altre volte in passato) delle lunghe pause ma, a differenza di Actormusicus, non hanno presentato le dimissioni. Forse proprio perchè sapevano già di tornare?

      Comunque mi auguro che a Camelia sia stato concesso di tornare su it.wiki da IP. GITZ, la prossima parte la pubblichi oggi? O attendo ancora?

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    6. Sapete quale è la differenza tra un annuncio di dimissioni di Actormusicus e una bolletta? La bolletta arriva una volta al mese! 😂😂

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    7. @Wiki per tutti vero, ma queste wikipause non sono mai state casuali, bensì sempre in concomitanza con delle contestazioni a delle loro azioni da admin, quindi si è trattato di vere e proprie azioni di protesta, per i motivi sopra detti. Actormusicus ha annunciato di volersi dimettere, ma non ha mai fatto una richiesta ufficiale di deflag, quindi la sua era tutta una sceneggiata.

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    8. La ha fatta ma la ha ritirata

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    9. Questo onestamente non lo sapevo, ma cambia poco: è stata una solo messinscena.

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    10. itawikinostra6/6/24 20:15

      Delle finte dimissioni dell'attore si è parlato su Wikinostra (con tanto di links) in fondo al post su Aranzulla:

      https://wikinostra.substack.com/p/salvatore-aranzulla

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  4. @Wiki per tutti La prossima parte la pubblico oggi o domani. E' più lunga delle precendenti e ha richiesto più lavoro.

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    1. Gitz, hai letto? Il Garante della privacy ha dato una bacchettata sulle dita alla Wikimedia Foundation: dovranno obbedire alle richieste di deindicizzazione per diritto all'oblio.
      Forse qualcosa si muove e il GDPR verrà seriamente applicato. Penso alle liste di IP sgraditi, di sock e alle responsabilità alle quali i Check User non potranno più sottrarsi.

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    2. @Sergio. Letto, letto. Perché non apri un thread su questo nel Forum? Sai quanto ci tengo al Forum, ma ha bisogno dell'aiuto di tutti. Mi sembra un tema perfetto per qualsiasi sezione a tua scelta tra "Biografie di persone viventi" (visto il tema del diritto all'oblio"), "Governance e abusi amministrativi", "Varie. Altri temi wikipediani".

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