A metà del guado? (Questo blog Parte 3)

 

settlers crossing the river

Prosegue dalla seconda parte 

Il 21 agosto 2023 nasceva il blog Wikipedate e pochi mesi dopo, nel novembre dello stesso anno, nasceva il forum. Dopo più di due anni di attività, può essere interessante condividere alcune informazioni sull'andamento del sito, tracciare un bilancio provvisorio e riflettere sui passi da fare per avvicinarci agli obiettivi del sito.

1. Dati sull'andamento del sito 

Diciamo anzitutto che in questi anni Wikipedate è cresciuto. Anche se i dati delle visualizzazioni di Blogger non sono attendibili (173.000 in due anni? più di 12.000 al mese negli ultimi tempi? chissà), questo grafico nel complesso lo è, e indica una chiara tendenza alla crescita, particolarmente evidente dopo il novembre 2024.  

 

Le statistiche di Blogger offrono indicazioni anche sugli articoli più letti e sul numero di visite ottenute dagli articoli. Ad oggi, i più letti sono i seguenti: 

Non è possibile ricavare in modo attendibile il numero effettivo dei lettori dal numero delle visite registrato da Blogger. Del resto, il concetto di "lettore" è vago: può comprendere sia i volenterosi che leggono un articolo dall'inizio alla fine, sia chi si limita a scorrerlo rapidamente e lo abbandona dopo poche righe. Visto che ogni articolo, anche i più lunghi e impegnativi (come Nel nome del Padre. Gianfranco, utente problematico, 701 visite, e Richieste di pareri. Uno strumento di cui Wikipedia ha assoluto bisogno, 1620 visite), raggiunge rapidamente circa cinquecento visualizzazioni, credo sia ragionevole ipotizzare che ciascuno ottenga almeno una cinquantina, forse un centinaio, di lettori attenti: un numero tendenzialmente coincidente con quello dei wikipediani "devoti", o utenti centrali, attivi nelle discussioni comunitarie. Insomma, gli articoli di Wikipedate prima o poi raggiungono tutti i wikipediani interessati, anche se le reazioni che provocano sono difficili da valutare.

Tornando alle statistiche e alla crescita del sito, Google Analytics offre informazioni più dettagliate e forse più affidabili di Blogger. Questo grafico mostra l'andamento dei nuovi utenti nel giugno 2025 comparato al giugno 2024: ci sono quasi 300 nuovi utenti, circa l'87% in più che nello stesso periodo dell'anno precedente.

 

Comparando gli ultimi 12 mesi (dal 4 settembre 2024 al 4 settembre 2025) con i 12 mesi precedenti (dal 4 settembre 2023 al 4 settembre 2024), abbiamo 2.700 nuovi utenti totali, con un aumento dell'80%:

Un altro dato significativo è il tempo di permanenza medio sul sito, utile per valutare il livello di coinvolgimento. 

 

 

Negli ultimi dodici mesi si attesta su 5 minuti e 14 secondi, in calo rispetto agli 8 minuti e 34 secondi dell’anno precedente, probabilmente a causa dell’ampliamento della comunità dei lettori da circa 1.500 a 2.800 utenti. 

Non ho alcuna competenza specifica in materia, ma dalle informazioni che sono riuscito a raccogliere sembra che una permanenza media di oltre cinque minuti sia un risultato eccellente per un blog. Considerato il tema di nicchia  la Wikipedia in italiano  ci si potrebbe aspettare che la maggior parte dei lettori, finita sul blog per caso, ne fugga a gambe levate. Non è così: chi arriva sul blog lo fa perché interessato a leggerlo e spesso vi si sofferma a lungo. Anche rispetto alla performance media dei blog di nicchia, che è migliore di quella dei blog generalisti e dei siti di instant news, oltre cinque minuti di permanenza sono un successo. Credo che ciò dipenda, in primo luogo, dalla qualità dei contenuti proposti e, in secondo luogo, dal vivo interesse dei wikipediani italiani a trovare analisi, informazioni e punti di vista sulla propria comunità e sulle discussioni che seguono sulla piattaforma.

Anche il numero di commenti agli articoli è significativo: 1070 commenti per 72 post. È vero che, ad occhio e croce, circa un quarto o un terzo di questi interventi è scritto da me – amo replicare ai lettori  e che una certa quota è composta da messaggi divagatori, goliardici o insultanti. Comunque, una media di oltre 10 commenti per articolo provenienti da lettori interessati è elevata e indica un buon livello di coinvolgimento: i lettori non vogliono solo informarsi sulle opinioni di chi pubblica su Wikipedate, ma anche intervenire attivamente. 

Vi sono poi  e anzi, sono le più intense  le attività del Forum. Ad oggi abbiamo più di settecento discussioni aperte, circa 10 mila post e più di 70 mila visite. Gli utenti registrati sono 43, con un "nocciolo duro" di quattro o cinque utenti molto attivi, che generano la gran parte delle discussioni (Wiki per tutti, Gitz, itawikinostra, TrameOscure), una fascia intermedia di utenti che partecipano con qualche centinaio o decina di post, assicurando una certa varietà nei contenuti (Khmer, Souljacker, Nick, IvanScrooge98, ashoppio, canederlo, ecc.), e una "coda lunga" composta dalla maggioranza numerica degli utenti del forum (più di venti), che partecipano in modo saltuario o isolato. 

Questi dati non consentono di fare stime affidabili sul numero di "lettori silenziosi" del Forum ma, considerato anche il numero delle visite al blog, è ragionevole ipotizzare che oggi qualche decina di persone seguano il Forum con regolarità, pur non intervenendo. Viste le dimensioni della comunità editoriale di it.wiki, sono numeri incoraggianti, confermati dal fatto che le discussioni sul Forum hanno avuto più volte un'eco sulla piattaforma, nel bene e nel male: argomentazioni e fonti che vengono riprese nelle discussioni comunitarie, oppure battutine sarcastiche contro gli utenti del forum, e persino sanzioni (esempio).

2. Un bilancio intermedio e una proposta

Come valutare questi risultati? Direi che, rispetto agli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati, c'è ancora molta strada da fare. 

Da una parte, c'è di che essere soddisfatti. Il fatto che Wikipedate (blog e forum) oggi raggiunga la comunità wikipediana merita di per sé di essere celebrato. Inoltre, le attività di Wikipedate hanno avuto, seppure in modo occasionale, un impatto sulla piattaforma. Senza entrare nei dettagli, che potrebbero annoiare e portare a polemiche inutili, direi che in alcune occasioni le informazioni e le argomentazioni divulgate da Wikipedate sono state riprese nella comunità wikipediana, alimentando discussioni e portando a risultati concreti in termini di miglioramento della qualità dell'enciclopedia e di rispetto dei diritti degli utenti. Abbiamo raggiunto, insomma, una certa visibilità e un certo impatto, seppure in una misura che, a mio giudizio, non giustifica gli sforzi richiesti dal mantenimento di questo sito.   

Qui finisce, infatti, la parte rassicurante e motivante dell'articolo e iniziano le note dolenti. La scrittura di Wikipedate (blog e forum) è una gioia, un hobby, un divertimento, ma è anche un impegno gravoso. Per quanto mi riguarda personalmente, è un impegno che ha portato con sé una quantità di complicazioni, comprese vere e proprie aggressioni alla mia vita personale e professionale – minacce, diffamazioni, doxxing  che, in almeno due occasioni, sono andate al di là dello soglia della rilevanza penale. Considerato che si tratta di una forma di volontariato, di impegno civile o battaglia culturale, non è possibile evitare la domanda se le sorti della Wikipedia italiana meritino un tale strazio. 

Di fronte alla violenza di prepotenti e frustrati, la mia risposta istintiva sarebbe di scrollare le spalle e tirare dritto. Ma questo mi è reso difficile dall'enorme divario che ancora persiste tra le ambizioni del blog, testimoniate nell'articolo Wikipedate (Questo blog Parte 2), e le sue realizzazioni concrete. In quell'articolo scrivevo che Wikipedate voleva diventare

qualcosa di analogo al forum di Wikipediocracy, che è frequentato da utenti esperti della Wikipedia inglese, persino amministratori e arbitri di quel progetto. 

Nelle intenzioni, Wikipedate non avrebbe dovuto essere il luogo da cui distribuisco i miei "pensierini" su Wikipedia, ma qualcosa di diverso e più interessante: 

uno spazio della democrazia in rete, una istituzione del general intellect, un luogo comune dove convergano assieme il caotico caffè parigino dell'illustrazione qui sopra e l'atmosfera compassata e studiosa della sala di lettura tedesca qui sotto. 

Analogamente, nell'articolo di presentazione del Forum scrivevo che doveva trattarsi di "uno spazio aperto", privo di "una linea poltica" o di una "linea di politica editoriale", ospitale "verso i contributi di qualsiasi orientamento". 

Purtroppo siamo ancora lontanti dal raggiungimento di questi obiettivi. Nonostante la crescita del blog/forum sia incoraggiante, la mia impressione è che la comunità dei wikipediani italiani, e in particolare i suoi "utenti centrali", sia riuscita in modo abbastanza efficace ad immunizzarsi da Wikipedate, a disinnescarla. Per esempio, ai miei occhi è indicativo che alcuni dei problemi evidenti segnalati nella sezione del forum "Le voci più brutte di Wikipedia" siano rimasti intatti. Com'è possibile che la voce Nazionalsocialismo continui a riportare una citazione di Goering su Hitler "il politico più leale in tutta la storia dell'umanità"? Com'è possibile che quella voce ancora includa i deliri di Hitler sulla "fusione troppo profonda" del ceppo indigeno celtico con la "componente migratoria" di Iuti, Sassoni e Angli in Gran Bretagna? Com'è possibile che la sezione iniziale di Neoantisemitismo continui a fraintendere il tema della voce, confondendolo con "Antisemitismo nel XXI secolo?". Com'è possibile che i problemi segnalati già nel 2015 dal template:P nella voce Campo di concentramento di Arbe, ripresi dettagliatamente e con fonti in un post del forum, non siano ancora stati risolti?

Ma il problema principale non è quello dell'impatto sulla piattaforma delle discussioni su Wikipedate. Tale impatto è modesto, ma non nullo, e anzi in alcuni occasioni, come dicevo, Wikipedate è riuscita a dare un contributo apprezzabile al miglioramento dell'enciclopedia e alla qualità della vita comunitaria. Il problema principale è che Wikipedate non è riuscita a diventare, agli occhi degli utenti di it.wiki e nei fatti, uno spazio pienamente fruibile da tutti i wikipediani. Wikipedate è percepita, e di fatto è realmente, come una voce partigiana, con una propria identità e politica editoriale determinata – in poche parole, un luogo critico nei confronti della "cricca degli admin" – anziché come uno strumento utilizzabile da chiunque per far circolare conoscenze e idee su Wikipedia. 

Non ha senso discutere se questa percezione sia accurata. Dall'interno, le differenze tra i vari utenti di Wikipedate sembrano evidenti e spiccate. Ma dall'esterno, può emergere una certa "aria di famiglia", certamente dovuta al fatto che la contribuzione a un blog/forum è più invitante per chi già condivide, almeno in parte, gli argomenti di chi ha creato e promosso quello spazio. Nondimeno tale percezione, a prescindere dalla sua accuratezza, è di fatto efficace e tale da ostacolare l'allargamento e la diversificazione della comunità degli utenti. 

Nelle mie intenzioni, Wikipedate non dovrebbe essere questo. Tanto più sarà percepita come un "partitino wikipediano", una fazione con una propria identità editoriale o politica, tanto minore sarà l'impatto pratico delle sue discussioni su Wikipedia. Solo quando Wikipedate saprà attirare l'interesse di utenti che vedono Wikipedia in modo molto diverso tra loro, sarà possibile che diventi un laboratorio di riflessione efficace, di arricchimento della nostra conoscenza su Wikipedia, sulla sua storia e i suoi problemi, e di proposte per il miglioramento. Wikipedate dovrebbe ospitare, come ha sempre fatto, contributi di critica a Wikipedia, assieme ad articoli sulla storia di Wikipedia, sulle vicende e i protagonisti passati, o anche articoli divertenti, sulle esperienze vissute e i mille aspetti buffi e interessanti della scrittura di Wikipedia. Per esempio, guardando al programma del prossimo ItaWikiCon, è chiaro che molte relazioni potrebbero facilmente diventare articoli di questo blog ("Se questo è un incipit", "Il mondo cambia. E Wikimedia?", "UCoC, EG, U4C cosa sono e a cosa servono tutte queste sigle", ecc.) dove troverebbero un pubblico di lettori molto più ampio di quello che sarà presente al convegno.

Come raggiungere questo risultato? Non ne ho idea. Per quel che mi riguarda, ho deciso di provare a rendere più aperto e inclusivo il blog limitando drasticamente, ancorché non escludendo del tutto, la mia contribuzione futura. Oltre ad essere un impegno gravoso e ingrato, come spiegavo sopra, dubito che proseguire con la stessa intensità sia utile: penso anzi che fino a quando questo sito verrà percepito come il mio spazio personale, integrato dagli apporti di rari ospiti dalle idee affini, Wikipedate non riuscirà ad essere ciò dovrebbe. Fare un passo indietro è allora un modo per invitare altri a fare un passo avanti. Se funzionerà, nei prossimi mesi e anni i lettori del blog invieranno le loro proposte di pubblicazione; vorrà dire che Wikipedate ha felicemente superato la metà del guado e si muove verso l'altra sponda. Se questo tentativo fallirà, il blog sarà annegato silenziososamente nell'attraversamento. Ci rimarrà comunque il forum, dove scambiare idee, quando ne avremo voglia, segnalare discussioni e commentarle.

Commenti

  1. Auguri. Peccato che il forum sia visto puramente come un covo di forati e complottisti, e capita che all'utente che entra vengano a scrivergli in privato intimandogli di uscire... di base il forum è composto da wikipediani, quindi la critica a Wikipedia è lecita e da incoraggiare, ovviamente con rispetto (e quando ho notato atteggiamenti irrispettosi l'ho sempre fatto notare).

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    1. non sarà mica che c'ha una enorme colossale coda di paglia?

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    2. hai ragione ashoppio, certe volte sembra un covo di complottisti purtroppo. Peccato perché all'inizio era interessante

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  2. In un mondo civile le regole le stabilisce il legislatore, non una singola persona (o cricca): i forum che anziché essere uniformati alle norme legislative previgenti (oltremodo sufficienti), risultano essere sottoposti alle disposizioni arbitrarie stabilite da una singola/e persona/e sono condannati alla estinzione.
    Ne abbiamo qui la diretta riprova empirica; e tra qualche anno anche su Wikipedia: condannata a morire sotto il metastatico dominio sterile ma incontrastabile di superspritz, kirk, elwood etc.

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  3. @ashoppio: aggiungo che la critica di WP su forum esterni può essere, oltre che un passatempo divertente, un modo per migliorare i contenuti di WP, attraverso una discussione informale più ragionata di quella che si svolge su gruppi whatsapp e simili, e un modo per rafforzare il coinvolgimento in WP, rendendo WP più appassionante. Se i wikipediani si aspettano che il coinvolgimento in WP sia solo spontaneo e casuale, oppure promosso da associazioni più strutturate come Wikimedia Italia e simili, si sbagliano: visto che WP è essenzialmente una comunità digitale, blog e forum esterni sono un'occasione preziosa.

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    1. eh vedi, mi sono fermato a divertenti

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  4. Ho preso un pò le distanze dal forum proprio dopo aver visto che sembrava ormai il forum "è sempre colpa degli admin". Non è questo che Wikipedate dovrebbe essere, ma un luogo dove possano discutere democraticamente più utenti senza creare fazioni "pro admin" e "contro admin" perchè gli admin non sono un corpo politico, religioso, militare o sindacale. Ma sono utenti. Come è utente un admin (ad esempio Titore) lo è anche un non admin (ad esempio Ashoppio o Mipiaccionoigatti), nessuno è gerarchicamente superiore o inferiore agli altri. Vorrei un forum in cui non si parlasse più di admin ma di voci, progetti, comportamenti degli utenti, eventi eccetera

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  5. Sembra il forum in cui si discutono le questioni amorose di 'un posto al sole'. Peccato che le utenze di Wikipedia non sono protagonisti di un sceneggiato o attori pagati ma sono persone che mettono un bel pò del proprio tempo libero in quel posto nel bene e nel male. Molti si sono decisamente rotti i coglioni di essere continuamente citati in questo inutile forum, diversi hanno abbandonato per questo motivo. Complimenti per il bel risultato

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    1. Sottoscrivo, la situazione è degenerata al punto che anch'io ho quasi abbandonato il forum. Citare gli autori di un edit o una log action ok, ma questa continua critica agli amministratori non mi trova d'accordo

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    2. Vero che lo facevo anch'io sul mio blog, ma ho abbandonato quest'abitudine da tempo

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    3. @WikiPerTutti

      Certi atteggiamenti da "guerra" portati avanti da alcuni utenti del forum sono sgradevoli sicuramente, e le persone che hanno usato questi modi sono state per la maggior parte richiamate. Il forum ha regole molto leggere, ed è un bene.

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    4. @Anonimo (per favore, scegliti un nome utente; si può fare senza condividere info personali e indirizzo email, basta selezionare "commenta come>Nome/URL" e scegliersi un nick), dici che diversi utenti hanno abbandonato WP perché infastiditi dalle critiche nel forum. Non mi risulta. Puoi fare qualche esempio? Per il resto, il forum è aperto a tutti, nel senso che chiunque può aprire discussioni su qualsiasi tema wikipediano. La qualità e varietà delle discussioni dipende dalla qualità e quantità degli utenti del forum. Se c'è qualcosa che ti interessa discutere, fallo; se non ti ineressano i temi di cui si discute, ignorali.

      @Wiki per tutti, vorresti che si parlasse di più dei "comportamenti degli utenti" e meno dei comportamenti degli admin? Non capisco perché. Gli admin hanno poteri e responsabilità speciali, e una notevole influenza sulla vita di WP. Che la loro azione sia controllata e discussa più di quella degli altri mi sembra naturale.

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    5. @Gitz credo che il senso del commento di Wiki per tutti sia che sarebbe auspicabile rimarcare cosa si può migliorare dell'enciclopedia, in tutte le sue sfaccettature. Questo significa che il discorso non deve necessariamente andare a parare sugli admin. Poi è giusto chiedere di più a chi ha più responsabilità, ma l'enciclopedia è fatta di oltre 7.000 utenti attivi, di cui solo un centinaio sono admin. Sotto questo aspetto il caro vecchio Wikiperle faceva un lavoro superbo: nessuno sgamava le voci pasticciate come loro, e subito dopo le loro segnalazioni le voci magicamente venivano corrette, magari dopo anni di immobilismo. Poi certo, individuavano anche le responsabilità (e lì erano dolori perché non risparmiavano nessuno), ma non è che gli importasse molto se i responsabili di un certo sfondone fosse un admin o no, a loro interessava solo individuare un problema e chi lo aveva causato. Anzi, in più di un caso proponevano anche delle soluzioni pratiche per il futuro.

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    6. @Faber, come ho anche scritto nel post, a me non sembra che le segnalazioni nella sezione del forum "Le voci più brutte di Wikipedia" abbiano avuto grande seguito. Inoltre, le voci pasticciate diventano un argomento da forum solo quando un'opposizione efficace impedisce la loro correzione (altrimenti, la voce si corregge e basta, senza che abbia senso discuterne su un forum esterno) e nella generalità dei casi l'opposizione che impedisce la correzione degli errori proviene da un admin, o quantomeno questo è il caso delle vicende su cui più facilmente mi cade l'occhio. Ma nulla impedisce che chiunque, accortosi di un problema di contenuto creato da un utente non-admin e della difficoltà di affrontarlo su WP, apra una discussione sul forum. Ogni tanto succede, ma purtroppo raramente. Detto questo, attaccare gli admin in quanto admin è una cretinata, ma non credo che sia una colpa che è possibile attribuire a Wikipedate; da quel che vedo, noi critichiamo l'admin Tizio, Caio e Sempronio sempre a partire da azioni o commenti specifici, non in modo pregiudiziale.

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    7. Non capisco perchè dici a tutti di scegliere un nome utente. Io sono qui perchè sono contrario ai nomi utente, l'importante sono i contenuti

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  6. "scegliti un nome utente" troppo sforzo.

    Fatti da solo i conti con i nomi di quelli che negli ultimi due anni sono spariti o quasi. Nel tuo fortino di certezze e pregiudizi non ti tornano vero? Ma chi è che ha voglia di venire a parlare con voi? Tra un insulto e l'altro lasciate anche in bella vista i dati della gente per ore prima di accorgervi. Non riuscite a tenere in ordine un forum con quattro gatti e venite a fare la morale su come deve funzionare un sito con migliaia di utenti. Fate ridere.

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    1. @Anonimo, lo sospettava: sei un troll. "Fatti da solo i conti con i nomi di quelli che negli ultimi due anni sono spariti o quasi" non è una risposta. Prima hai affermato che qualcuno ha abbandonato WP a causa delle critiche ricevute sul Forum, spacciando un'ipotesi per la realtà. Ora addirittura sostieni che tutti gli utenti spariti negli ultimi due anni lo avrebbero fatto a causa nostra, il che è ridicolo. Inoltre, non è vero che nel forum i "dati della gente" (informazioni personali sull'identità dei wikipediani) restano online "per ore" prima di essere rimossi: stai parlando a vanvera.

      Il mio articolo era un invito a usare questo blog per pubblicare ricerche e riflessioni su WP; chiaramente, l'invito non è rivolto a te. Continuerò a garantire che il blog non precipiti al di sotto di un livello minimo.

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    2. Bravo, liquidare le voci "contro" come troll non è quello di cui accusate la gente su Wikipedia? Non ho scritto tutti, ho scritto di fare i conti, manco a leggere sei in grado, dove vuoi precipitare più in basso di così

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    3. Ciao, ti riferisci agli eventi di doxxing i cui contenuti sono stati rimossi dagli amministratori del forum? Per quanto riguarda gli utenti spariti negli ultimi due anni, non so con esattezza chi l'abbia fatto dopo essersi visto citato su blog e forum e chi no. Molte critiche erano ampiamente fondate, ma parlare sempre degli stessi utenti mi sembra ben oltre il limite ed infatti ho smesso per questo. Non sono sempre gli stessi a sbagliare, non sono sempre gli stessi ad essere vittime. Sul fatto del "troll" sono d'accordo con te, Gitz sta sbagliando a chiamarti così e sta commettendo esattamente gli stessi errori che critichiamo su questo sito

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    4. Ashoppio da Mobile30/9/25 12:14

      Wikipertutti, questo è palesemente un troll

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    5. No Ashoppio, secondo me no. Oltretutto anche io credo che i continui insulti rivolti da alcuni utenti del forum possano aver allontanato numerosi utenti. Non faccio nomi perchè secondo me gli interessati potrebbero arrabbiarsi ancora di più, ma ho anche un'idea di chi possa essersene andato (totalmente o parzialmente) da Wikipedia per questo motivo

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    6. Certo, se alcuni se ne fossero andati solamente per non essere citati più sul forum sarebbe una loro scelta di cui non dovremmo sempre discolparci. Ma se si parla ripetutamente degli stessi utenti, allora inizia a diventare oggettivamente fastidioso

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    7. Si, ma chi??? Sono io il primo a dire che sul forum ci sono certi atteggiamenti sbagliati, tuttavia le critiche poste non le capisco affatto, poi coi modi con cui sono poste...

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    8. Tutti troll al mondo, solo tu sei giusto, applausi e risate grasse. Ma è colpa degli utenti di Wikipedia se il Blog e il Forum sono fallimentari secondo te, non sia mai che tu sul tuo blog personale non ha nessuna colpa e demerito.

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    9. ahahahahahahah ma io manco ce l'ho il blog personale, ma di che stai a parlà? e poi mai detto che il blog o il forum siano fallimentari

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    10. Secondo me si riferisce a Gitz

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    11. anche secondo me

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  7. Per citare l'ex presidente di wikimedia " Wikipedia è ostaggio dei 4 disperati della cricca che non escono dalle proprie stanze da letto da anni", e che ancora dominano wikipedia: entrando in tutte le discussioni possibili ed immaginabili: il forum la cricca non lo ca...a nemmeno di striscio...figuriamoci lasciare rectius liberare Wikipedia dalla loro dittatura.

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    1. Commento generale sul post. (Si parlava della relazione tra il blog e Wikipedia in coda al post precedente). Non sorprende che il blog abbia avuto una partecipazione limitata e sia stato percepito da alcuni come ostile, perché molte discussioni e analisi hanno assunto un taglio ad hominem. Allo stesso tempo riconosco che il blog ha portato alla luce comportamenti che meritano attenzione e che non sempre trovano spazio altrove. Tuttavia, l’impressione è che talvolta le dinamiche siano state lette soprattutto in chiave personale, più che come il risultato di regole e processi collettivi. Così facendo, il blog (e mi pare molto il forum) rischia di replicare parte della stessa cultura che intendeva criticare (da "villaggio" ovvero personalistica e autoreferenziale) invece di offrirne o indicare una vera alternativa.

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    2. Appunto, anche oggi ho cercato di avviare una discussione sui contenuti ed è partito un commento ad hominem

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    3. Ma contenuti de che???
      Lo sanno pure i sassi, wikimedia e suoi dirigenti che il problema che affligge Wikipedia sono i 4 disperati della cricca: lo hanno scritto su Facebook taluni dirigenti di wikimedia, non lo inventa certo il forum, e poi il post in questione su Facebook lo hanno rimosso perché ai dirigenti della cricca la verità non gli piaceva.
      Poi basta andarsi a leggere le discussioni sulle varie voci di Wikipedia: troverete sempre qualcuno dei 4 disperati della cricca che censura, disfa le modifiche, e blocca gli utenti senza motivazioni o con motivazioni false.
      Ah, per i più esperte occorre aprire pure i cassetti in cui vengono occultata le violazioni gravi dei 4 disperati della cricca: perlopiù risposte nelle discussioni molto gravi, che vengono occultata in scatole cinesi per pararsi il sedere da critiche.
      Spero che wikimedia foundation un giorno chiuda i rubinetti a Wikipedia: così i 4 disperati dovranno uscire dalle loro stanze protette dai tastini, ed esporsi alle critiche a getto continuo nel mondo reale.

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    4. @IP102: Ma sarà poi vero che le dinamiche wikipediane sul blog vengano lette "soprattutto in chiave personale, più che come il risultato di regole e processi collettivi"? Visto che la mia impressione è che quello delle regole e dei processi collettivi sia il mio chiodo fisso, mi sono dato la pena di controllare. Questo è quanto ho verificato sui post "ad hominem":

      * Sanremofilo e LittleWhites: l'argomento è la mancanza del principio di terzietà, WP:INVOLVED.

      * Superspritz 1: l'argomento è la mancanza di WP:INVOLVED e di una procedura di appello contro i blocchi; "il problema non è Superspritz, né in generale le persone che editano la Wikipedia italiana, ma il sistema di regole, e l'assenza di regole, in cui operano".

      * Ruthven 1 e 2: l'argomento è il potere editoriale degli admin e il loro antirecentismo "armato" di tastini.

      * Superspritz 2: l'argomento è l'applicazione della wikiquette agli admin e la mancanza di una procedura per la revisione dei blocchi.

      * Kirk: l'argomento è l'ipercancellazionismo, l'applicazione della wikiquette agli admin e la mancanza di un'ArbCom.

      * Fresh Blood: articolo "ad hominem", lo ammetto. Quanno ce vò, ce vò. Ma l'argomento è anche l'applicazione della wikiquette agli admin, il loro potere editoriale eccessivo e un processo di selezione che premia solo la "collaboratività".

      * Gianfranco 1: l'argomento è il concetto di neutralità di WP e il potere editoriale degli admin.

      * Gianfranco 2: l'argomento è il potere editoriale degli admin e la filosofia politica di it.wiki: neutralità, buonsenso, cancellazionismo, scarso rispetto per i diritti degli utenti e per le regole.

      * Phyrexian 1, 2 e 3: l'argomento è l'antirecentismo, il potere editoriale degli admin, l'applicazione della wikiquette agli admin, la mancanza di vere RdP e di una vera ArbCom.

      Non vorrei essere troppo indulgente verso me stesso, ma a me sembra che in tutti o quasi i miei post il tema di fondo sia sempre lo stesso: il problema di it.wiki non sono né gli utenti in generale né gli admin in particolare, ma la cultura editoriale corporativa, gerarchizzata e ipocrita, e la mancanza di regole e procedure che consentano alla comunità di essere più egualitaria, rispettosa dei diritti degli utenti e inclusiva. Mi sembra di ripetere in continuazione lo stesso ritornello (e anche questa, a ben vedere, è una ragione per interrompere la mia contribuzione al blog).

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    5. Il richiamo costante a regole e processi comunitari è evidente. La percezione della prevalenza dell' ad hominem è forse un fatto soggettivo ma non per questo meno reale. Lascio ad altri valutare.

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    6. Non esiste la cultura editoriale corporativa e/o gerarchizzata, non è vero che c'è la mancanza di regole e procedure che consentano alla comunità di essere più egualitaria, rispettosa dei diritti degli utenti e inclusiva e sicuramente non sono tutti ipocriti e per dimostrartelo puoi leggere le decine e decine di esempi, li hai letti anche qui quindi non insistere.

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    7. Anonimo, hai una visione in bianco e nero. Questo blog ha il merito di esplorare il grigio: la differenza fra le regole e i fatti.

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    8. Umpf, devo solo correggere un refuso nel mio commento qui sopra: intendevo scrivere "cultura editoriale ... ipocritica", non "ipocrita". E' un tema presente in molti post: la difficoltà di ricevere e formulare critiche su it.wiki, la suscettibilità degli admin, la peculiare interpretazione italowikipediana della "collaboratività" - nonché presente in questo thread del forum, che guarda caso inizia proprio con le parole "ho scritto una cosa che è un po' il mio chiodo fisso - dovrei quindi dire che l'ho ripetuta per la centesima volta: il principale problema di it.wiki non sono gli admin cattivi (che IMHO non sono poi così cattivi)".

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    9. Anonimo nella sua provocazione ha ragione, wikipedia va avanti grazie a iperattivi che creano e iperattivi che distruggono. Nessuno di queste due categorie si scollerà da wikipedia per leggere le frecciate, con il clima che si è creato state danneggiando solo i pochi equilibrati che vi seguivano

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    10. IP102, secondo me il problema non è il blog ma chi lo scrive. Le ospitate, compresa la tua, le ho sempre lette con piacere. Purtroppo come dicevo sotto, è facile ammaliare, il problema è che a lungo termine lo scopo prefisso alla nascita della community si è perso, si leggono le solite lamentele inutili

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    11. @IP91: Non so agli altri, ma a me è difficile capire che cosa intendi quando parli di "clima che si è creato", di "scopo prefisso alla nascita della community" (che si è perso) e di "solite lamentele inutili" (che immagino siano le mie). Probabilmente i commenti a un post sono uno spazio troppo costretto per articolare, se vuoi provare ad esprimere le tue critiche a questo blog in un testo più organico, manda pure. La necessità di un nick anche solo provvisorio come "IP91" è quella di avere uno o più interlocutori con cui sia possibile discutere: una bacheca di commenti di "anonimo" non è una discussione, è noiosa e non leggibile.

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    12. Secondo me hai capito

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  8. invece il forum non è un altro progetto fallimentare che non porta a niente

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  9. itawikinostra6/10/25 12:09

    Fallì la resistenza contro il nazismo, possono tranquillamente fallire blog e forum contro gli abusi su Wikipedia. Poi il tempo è galantuomo e nella storia i nazisti restano come nazisti, e i resistenti come resistenti. A ciascuno il suo.

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  10. Non è cancellando le critiche che migliori la pessima gestione della tua community. Iniziate a cacciare i complottisti e ad aprire discussioni oneste, non tanto buttate lì perché hanno cacciato voi. Bersagliando i poteri forti, sulle prime il poveraccio bloccato lo attirate, alla lunga senza sostanza stancate. Ho trovato questo post e i commenti rimasti stucchevoli. Un vostro ex lettore (del forum)

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    1. itawikinostra7/10/25 08:50

      @IP91 ce ne faremo una ragione. Già chi usa etichette sciocche come "complottisti" si qualifica da solo.

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    2. Io non cancello le critiche: come chiunque può vedere, le critiche restano. Cancello solo gli insulti, o quei commenti così stupidi e fuori tema che nessuno potrò sentirne la mancanza.

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    3. "Io non cancello le critiche: come chiunque può vedere, le critiche restano. Cancello solo gli insulti, o quei commenti così stupidi e fuori tema che nessuno potrò sentirne la mancanza."
      Hai violato i principî logici di non contraddizione e del terzo escluso in poche righe: grande!

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  11. Non cancello il commento di Anonimo (troppa fatica scegliersi un nick, eh?) sui "principî logici di non contraddizione e del terzo escluso" solo perché è un buon esempio di quei commenti stupidi che non mi faccio scrupolo a cancellare. E' evidente che l'Anonimo non sa cosa sono i principi di contraddizione e del terzo escluso, oppure non è in grado di applicarli a una frase semplice come "non cancello le critiche, solo i commenti insultanti, stupidi o fuori tema". Se IP91 o altri hanno paura che i loro commenti saranno rimossi perché stupidi, insultanti o fuori tema, che evitino di scriverli. Altri commenti sulla cancellazione dei commenti da ora in poi verranno rimossi perché off topic.

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  12. Ho letto con attenzione questo post e condivido molte delle riflessioni sul rapporto tra blog, forum e Wikipedia. Il bilancio che fai mi sembra realistico: riconoscere le difficoltà e ridimensionare le aspettative non è una sconfitta, ma un segno di maturità. Anche i dati di permanenza mostrano che una parte del pubblico legge con attenzione, ed è un risultato importante per uno spazio di discussione di nicchia.

    Apprezzo molto anche il fatto che tu abbia parlato apertamente delle pressioni personali e dei limiti umani dietro questo progetto. Non è scontato e rende più chiaro perché serva alleggerire il carico individuale per renderlo sostenibile nel tempo.

    Ci sono però alcune criticità che vale la pena evidenziare in chiave costruttiva:

    1. Il blog rischia di essere percepito come voce di una sola parte, rendendo piu difficile coinvolgere chi la pensa diversamente.
    2. Alcune analisi tendono a spostarsi dal piano generale a quello personale, e questo limita la forza del messaggio.
    3. Forum e blog potrebbero essere più collegati per rafforzare la comunità.
    4. Condivisione della gestione e moderazione partecipata aiuterebbero a evitare che tutto gravi su una sola persona.

    Il progetto ha basi solide, ma per crescere serve una strategia più strutturata e inclusiva.
    E adesso scusami, vado a salutare questo commento come si salutano le vecchie navi nei porti: con la consapevolezza che affonderà gloriosamente non appena qualcuno premerà "elimina".

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